Isee 2020 e dichiarazione dei redditi: ecco cosa bisogna dichiarare

Pubblicato il 29 Aprile 2020 alle 12:17 Autore: Daniele Sforza

Isee 2020 e dichiarazioni dei redditi: quali sono i dati e le informazioni da dichiarare quest’anno? Ecco gli adempimenti da tenere a mente.

Uomo firma documenti
Isee 2020 e dichiarazione dei redditi: ecco cosa bisogna dichiarare

Isee 2020 e dichiarazione dei redditi: molti cittadini, in questo momento, devono far fronte alla compilazione della DSU per il calcolo dell’Isee al fine di ottenere alcune agevolazioni introdotte a causa dell’emergenza Covid-19. I cittadini che invece avevano bisogno di fruire di altri bonus hanno dovuto compilare o confermare l’Isee entro la fine di gennaio 2020, quindi prima della crisi sanitaria. Per avere l’Isee le strade sono diverse: è possibile richiederlo autonomamente, oppure rivolgersi ai Caf o Patronati, ricordando che a partire dal 2020 è disponibile anche l’Isee precompilato sul sito dell’Inps. Per il calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente resta comunque necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, inserendo tutti i dati relativi all’economia personale e al possesso di redditi e proprietà mobiliari e immobiliari.

Isee 2020 e DSU: quali dati (auto)dichiarare

I dati riportati nella DSU sono quelli anagrafici, reddituali e patrimoniali relativi al nucleo familiare nel suo complesso. Una parte di questi dati è frutto di autodichiarazione (informazioni anagrafiche e sul patrimonio), mentre altre informazioni sono acquisite dall’Agenzia delle Entrate (quelle reddituali) e dall’Inps (assistenziali e previdenziali). Nell’autodichiarazione rientrano pertanto dati relativi al possesso di terreni o fabbricati, ma anche ai rapporti finanziari in essere con banche e Poste.

Assegni mantenimento figli e coniuge: cosa inserire

Tra i dati da inserire rientra anche l’assegno per il mantenimento dei figli nel caso in cui il nucleo familiare sia in realtà composto da coniugi separati. Fino al momento in cui il figlio non compie la maggiore età (18 anni) l’assegno (quello che è effettivamente percepito) va autodichiarato dalla madre. Da non inserire l’assegno percepito dal coniuge, poiché questa è un’informazione che possiede (e quindi è inserita automaticamente) l’Agenzia delle Entrate. Il coniuge tenuto al versamento degli assegni dovrà riportarli nel modello Isee, in quanto l’importo influirà sulla riduzione del valore Isee.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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