Mascherine fase 2 a lavoro: quali vanno indossate e rischi

Pubblicato il 5 Maggio 2020 alle 12:03 Autore: Guglielmo Sano

Mascherine fase 2: con l’inizio del periodo di convivenza col nuovo coronavirus diventano obbligatorie in alcuni luoghi e situazioni quotidiane

mascherina
Mascherine fase 2 a lavoro: quali vanno indossate e rischi

Mascherine fase 2: i dispositivi di protezione individuale, insieme al distanziamento, diventano obbligatori con l’inizio del periodo di convivenza col nuovo coronavirus in alcuni luoghi e situazioni quotidiane.

Mascherine fase 2: cosa dice l’ultimo decreto?

Sarà uno degli aspetti fondamentali della Fase 2: prendere confidenza con i dispositivi di protezione individuale, mascherine e guanti in molte situazioni quotidiane. Il decreto del Presidente del Consiglio del 26 aprile impone non solo il mantenimento della distanza anti-contagio ma anche l’obbligo di vestire la mascherina, o comunque coprire naso e bocca, ove il distanziamento di sicurezza di un metro non sia consentito. Dunque, a parte i bambini sotto i sei anni e i disabili affetti da patologie non compatibili con l’utilizzo della mascherina, quest’ultima dovrà essere indossata in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico, mezzi di trasporto (dal bus alla metro, dagli aerei ai traghetti) compresi. Detto ciò, è fatta salva per le regioni la possibilità di imporre un obbligo ancora più stringente. In pratica prevedere l’uso di mascherine anche in altri momenti della vita sociale: per esempio, in Campania l’uso della mascherina è previsto non solo durante l’attività di jogging ma anche durante una semplice passeggiata.

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Cosa è previsto per i lavoratori?

Sulla stessa linea si muovono le disposizioni del Ministero della Salute per i luoghi di lavoro: “Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie”. Precisazioni sono arrivate anche per l’accesso agli spazi comuni, come mense aziendali, spogliatoi e aree fumatori. Sarà obbligatorio un ingresso contingentato, in pratica a scaglioni e la sosta dovrà essere ridotta a un tempo limitato, oltre alla ventilazione continua, tali locali dovranno essere organizzati in modo da poter mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra i lavoratori che occupano lo spazio in questione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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