Nipah virus: nuova epidemia 2020, ma è una fake news

Pubblicato il 17 Giugno 2020 alle 13:38
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:26
Autore: Guglielmo Sano

Nuova fake news: si starebbe pericolosamente diffondendo il Nipah virus, un agente patogeno molto più letale del nuovo coronavirus Sars Cov 2

Nipah virus: nuova epidemia 2020, ma è una fake news
Nipah virus: nuova epidemia 2020, ma è una fake news

Si starebbe pericolosamente diffondendo il Nipah virus, un agente patogeno molto più letale del nuovo coronavirus Sars Cov 2. Tuttavia, nessun allarme finora è stato diramato dalle autorità sanitarie mondiale: insomma, una nuova fake news circola per il web.

Nuova epidemia, ancora più pericolosa, in arrivo?

Diverse testate online hanno dato notizia dell’inizio di una nuova epidemia, stavolta, non di nuovo coronavirus ma di Nipah virus. Andando, però, a controllare le fonti citate da questi media si nota il riferimento ad articoli che effettivamente riferivano dello scoppio di focolai di Nipah ma nel 2018 quando il virus si diffuse nella regione del Kerala, India; il vettore che lo portò all’uomo in quel caso furono i pipistrelli. In pratica, ci si trova di fronte a una fake news da manuale, per così dire: non c’è allo stato dei fatti nessun allarme delle autorità sanitarie su una nuova diffusione del Nipah.

Nipah virus “sorvegliato speciale”

Il Nipah virus è da tempo un “sorvegliato speciale” da parte dell’Oms, insieme a Zika ed Ebola, tra gli agenti patogeni in grado di causare una pandemia. È stato osservato per la prima volta nel 1998 in Malesia e più precisamente nel villaggio di Sungai Nipah, da cui prende il nome. Come si diceva, però, gli ultimi focolai del virus risalgono al 2018, quando cominciò a diffondersi in India. All’epoca causò una ventina di decessi, l’ultimo infetto è stato registrato nel 2019 (uno studente indiano che guarì due mesi dopo). Detto ciò, l’epidemia venne dichiarata finita a giugno 2018. La malattia provocata dall’infezione da Nipah provoca, oltre a febbre e tosse, difficoltà respiratorie e, quando si mostra nelle versioni più severe, convulsioni e infiammazione del cervello (encefalite). Si tratta di un virus zoonotico, cioè è in grado di effettuare il salto di specie, dunque, riesce a passare da animali come volpi e pipistrelli all’uomo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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