Quello che i finiani non dicono

Pubblicato il 24 Novembre 2010 alle 22:26 Autore: Matteo Patané

Legge Delega 366/2001Decreto Legislativo 61/2002: derubricazione del falso in bilancio a reato amministrativo al di sotto di una certa soglia.

Legge 289/2002: il maggior condono fiscale di tutti i governi Berlusconi.

Decreto Legge 40/2010Legge 73/2010: legge salvamondadori.

E questi sono solo tre esempi. Fini non è forse corresponsabile della creazione di quel Paese che ora dice non apprezzare?

So che ciò che sto per dire non sarà considerato con grande soddisfazione, ma se si vuole dar corso al principio di rispettare il popolo, che nelle sue mani ha lo scettro, allora non ci può essere un patto di legislatura se non si cancella una legge elettorale che è una vergogna. Avete diritto di scegliere i vostri parlamentari, non ci si può affidare solo alla leadership.

Ma come, Fini non ha votato la Legge 270/2005, passata alla storia con il poco lusinghiero nome di “Porcellum”?

E che dire degli appalti pubblici? Che dire della RAI?
Fini nel suo discorso di Bastia Umbra parlava di fare chiarezza, ma per essere veramente credibile non può eludere alcune, fondamentali, domande.

Presidente Fini, lei ha votato in passato delle leggi contro cui ora si scaglia. Ha cambiato idea sulla bontà di queste leggi? Se sì, che cosa le ha fatto cambiare opinione?
Se no, perché in passato le ha votate? Davvero ritiene che un eventuale governo di centrosinistra insediatosi qualora lei avesse abbandonato Berlusconi avrebbe fatto di peggio di queste leggi che lei ora critica?

L’avventura politica di Fini non inizia oggi: prima di lanciarsi alla conquista del futuro, il leader di FLI dovrebbe regolare i conti una volta per tutte con il proprio passato.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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