2010: dodici mesi di politica
Novembre – Crollo Pompei
Crolla il 6 Novembre la scuola degli armatori a Pompei. Finisce sotto accusa il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, di cui le opposizioni invocano a gran voce le dimissioni. Il voto di fiducia è previsto nelle prossime sedute parlamentari a gennaio.
Dicembre – Fiducia: Governo salvo
Il 7 Dicembre il Senato approva la legge di stabilità finanziaria. Sette giorni dopo, il 14 Dicembre, Berlusconi incassa la fiducia sia al Senato che alla Camera – dove, considerato l’annuncio di FLI di votare la sfiducia, si era data per certa la fine del governo.
Il 18 Dicembre un altro lutto colpisce la politica italiana. Scompare a settanta anni Tommaso Padoa Schioppa, già ministro dell’economia del Governo Prodi.
Il 23 Dicembre diventa legge, col via libera del Senato, la riforma Gelmini. Il Capo dello Stato la firmerà il 30 dicembre.
Guardando l’elenco dei principali avvenimenti politici dell’anno si può archiviare il 2010 come l’anno della definitiva separazione tra Berlusconi e Fini. Sulla base del loro rapporto è nato il centrodestra in Italia. La storia e la cultura politica di Fini insieme alla potenza di fuoco comunicativa di Berlusconi ha rappresentato la base per l’alleanza più duratura (finora) nella storia del centrodestra italiano. Dopo più di sedici anni si è interrotto un rapporto che ha segnato tutta la vita politica della Seconda Repubblica.
Berlusconi e Fini, pur molto diversi l’uno dall’altro, sono stati d’accordo finché ognuno ha gestito in autonomia il proprio spazio e il rapporto con i propri uomini. Berlusconi e Fini hanno unito Forza Italia e Alleanza Nazionale nel Popolo della Libertà per rafforzare il bipolarismo e portarlo verso il bipartitismo. Nessuno dei due aveva però fatto i conti fino in fondo con le difficoltà legate alla convivenza. Berlusconi e Fini avrebbero potuto forse restare ottimi coinquilini ancora per molto tempo. Non conviventi.
Giuseppe Spadaro
