Come entrare nel Servizio Civile e quanto si guadagna

Pubblicato il 17 Dicembre 2020 alle 13:04 Autore: Claudio Garau
Proroga stato di emergenza

Come entrare nel Servizio Civile e quanto si guadagna 

Il servizio civile rappresenta una validissima opportunità, specialmente per i giovani che hanno da poco terminato gli studi e stanno decidendo quale percorso intraprendere nella propria vita. La finalità di detto servizio è solidaristica e mira dunque a favorire la collaborazione tra le persone e le attività di volontariato su specifici territori. Più nel dettaglio cerchiamo dunque di capire come entrare nel servizio civile e se è previsto un compenso per le attività prestate. Facciamo chiarezza.

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Servizio civile: cos’è

Dare una definizione di servizio civile non è complesso: si tratta infatti della scelta volontaria di passare alcuni mesi della propria esistenza al servizio di difesa, non armata e non violenta, dell’Italia, impegnandosi per l’educazione, la pace tra i popoli e la promozione dei valori essenziali della Repubblica italiana, con azioni per le comunità e per il territorio.

Come accennato, il servizio civile consiste in una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani. In sintesi – come indicato in materia dal sito del Governo – i settori di intervento in Italia, ma anche in paesi stranieri, nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:

  • assistenza nei confronti della popolazione;
  • protezione civile;
  • patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
  • patrimonio storico, artistico e culturale;
  • educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale;
  • agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
  • promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Il servizio civile è stato ideato come obiezione di coscienza rispetto al servizio militare. Oggi è denominato Servizio civile universale, nella finalità di accrescere il numero di partecipanti. I progetti di Servizio civile universale sono presentati ogni anno da enti sia pubblici che privati, accreditati all’albo nazionale, gli albi regionali e delle province autonome del servizio civile.

Come accennato, dette attività solidaristiche e di volontariato possono esser svolte anche in Stati fuori dall’area UE, per almeno 6 mesi. La storia ci dimostra che nel corso del tempo sono stati realizzati progetti di servizio civile in tutti i continenti, a dimostrazione del successo di queste iniziative e della forte adesione dei giovani di tutto il globo.

Come si entra nel servizio civile universale? I requisiti essenziali

Per entrare nel servizio civile universale bisogna possedere il necessario requisito anagrafico, vale a dire occorre essere un giovane maschio o femmina con un’età tra i 18 e i 28 anni alla data di presentazione della domanda di partecipazione. Inoltre, al momento della domanda e per tutta la durata del servizio civile, occorre:

  • la cittadinanza italiana o in uno Stato membro dell’UE o ancora in un Paese extracomunitario, a condizione che il candidato soggiorni stabilmente in Italia;
  • non avere riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione al di sopra di un anno per un delitto non colposo o ad una pena della reclusione anche inferiore per un delitto contro la persona o relativo alla detenzione, all’uso, al porto, al trasporto, all’importazione/esportazione illecita di armi o di materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

Partecipando alla selezione per far parte di un certo progetto del servizio civile universale, oltre ad essere valutati i titoli posseduti, sarà svolto un colloquio attitudinale per verificare la compatibilità del candidato con l’esperienza che andrebbe a fare.

Gli step da seguire sul web

Per candidarsi, l’interessato deve fare riferimento ai bandi pubblicati ogni anno dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale. Siti web di riferimento sono:

L’interessato, una volta consultato il bando e i progetti di suo interesse, può effettuare la domanda di partecipazione, in modalità online, facendo il login alla piattaforma Dol dal sito web www.domandaonline.serviziocivile.it.. Attenzione però: l’accesso al Dol è subordinato al possesso dello Spid, di cui già bisogna avere le credenziali seguendo l’apposito iter di registrazione telematica. Il candidato dovrà indicare il progetto scelto, i propri dati anagrafici e il cv. Altresì è obbligatorio prestare il consenso al trattamento dei dati personali.

Sarà necessario seguire tutte le indicazioni che compaiono su schermo e che guidano il candidato fino alla fine della procedura, che si chiude cliccando su “presenta la domanda”. E’ chiaro che, una volta inviata, non sarà più consentito modificare, annullare o presentare un’altra domanda.

Il candidato se clicca su “stampa la domanda” potrà ottenere un documento in pdf, sul quale troverà indicati il numero identificativo, la data e l’ora di effettuazione della domanda. La domanda ormai ultimata sarà anche visualizzabile sulla piattaforma Dol.

Il giorno dopo l’invio della domanda, il sistema informatico invia alla casella di posta elettronica del candidato, la ricevuta di attestazione della presentazione con il numero di protocollo della domanda. Ciò ovviamente al fine di confermare il completamento di tutta la procedura.

La graduatoria finale

Come sopra accennato, è di cruciale importanza il colloquio in cui far emergere, ad esempio, le proprie abilità nelle lingue straniere (per i progetti all’estero), nell’uso degli strumenti informatici, e in cui dimostrare di conoscere le finalità dell’ente con cui si andrebbe a collaborare come volontario. Pertanto, sulla base dei requisiti e dei titoli posseduti ma anche a seguito dell’esito del colloquio, è assegnato ad ogni singolo candidato un punteggio  e viene compilata una graduatoria finale degli aspiranti volontari. Coloro che risultano selezionati, diventano operatori volontari di servizio civile universale e sottoscrivono un contratto con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Durata dell’esperienza e retribuzione del volontario

Il servizio civile universale dura non più di un anno. In ogni caso, l’orario di attività è definito in rapporto alla tipologia del progetto e comporta non meno di 25 ore di impegno settimanale, o un totale di 1.145 ore in un anno.

Sul piano del compenso, un volontario del servizio civile universale può contare su una retribuzione al mese corrispondente a 440 euro netti. Ma se il servizio civile universale è compiuto all’estero, oltre a tale somma è versata un’indennità aggiuntiva dai 13 ai 15 euro ogni giorno di servizio svolto. E’ chiaro che per il volontario che opera in un paese straniero sono previste anche forti agevolazioni in relazione a vitto, alloggio e spostamenti.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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