Querela o denuncia: qual è la differenza? Ecco come non sbagliarsi

Pubblicato il 23 Dicembre 2020 alle 12:32 Autore: Claudio Garau
Denuncia o querela per estorsione quale va fatta e differenza

Querela o denuncia: qual è la differenza? Ecco come non sbagliarsi

Almeno una volta, tutti abbiamo letto nei giornali, o ascoltato durante i tg, notizie che hanno a che fare con una querela o una denuncia nei confronti di qualcuno. Nel linguaggio comune e nel linguaggio tipico della narrazione giornalistica, l’abitudine è quella di usare detti termini come sinonimi. Ma bisogna chiarirlo una volta per tutte: querela e denuncia non sono affatto sinonimi. Di seguito vogliamo quindi vedere qual è la differenza concreta tra questi due concetti, cosa indicano e quando ci sono gli estremi per presentare una denuncia o una querela.

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Querela e denuncia: cosa sono e perchè sono diverse

Se è vero quanto premesso, ovvero che querela e denuncia non hanno lo stesso significato, è però altrettanto vero che esse hanno un tratto in comune: sono infatti atti che segnalano, sempre e comunque, un fatto inquadrabile come reato alle pubbliche autorità, quali carabinieri, GdF o polizia. Lo scopo è chiaramente quello di informare chi di dovere della commissione di un certo illecito penale, in modo che Procura della Repubblica e polizia giudiziaria possano iniziare a svolgere le loro attività peculiari di indagine.

Ci si può dunque domandare qual è la differenza esatta tra denuncia e querela e quale delle due è più grave. Ebbene, la differenza tra querela e denuncia non è da rintracciarsi tanto nella tipologia dell’atto – sono in sostanza entrambe delle “segnalazioni alle autorità” – quanto piuttosto nel reato indicato nell’atto di denuncia o di querela.

Pertanto, in base alla legge vigente, abbiamo che gli atti di denuncia riguardano sempre reati procedibili di ufficio, mentre gli atti di querela hanno a che fare con reati procedibili esclusivamente su iniziativa di parte. Ma come non sbagliarsi e non rischiare di confondere una querela con una denuncia, e viceversa? Vediamolo.

I tratti distintivi di ciascuna

Cerchiamo dunque di comprendere – per non fare confusione – quali sono le caratteristiche tipiche della denuncia e della querela.

La denuncia altro non è che la formale segnalazione che un cittadino qualsiasi – sia la vittima del reato, sia colui che vi ha assistito – può compiere nei confronti delle autorità competenti, affinché queste ultime accertino – tramite le indagini penali – se vi è stato effettivamente un reato e, se sì, con quali modalità è stato realizzato.

Come afferma l’art. 332 del Codice di procedura penale, in una denuncia non dovranno mai essere assenti gli elementi essenziali del fatto segnalato, il giorno in cui si è verificato e le fonti di prova, se individuate. Saranno possibilmente inserite anche le generalità della persona che si considera aver commesso il fatto penalmente rilevante, della persona offesa e di coloro che possono fornire dati e informazioni rilevanti in merito al fatto di reato ed alla ricostruzione della dinamica dell’accaduto. Inoltre, sussiste libertà nella forma, giacchè la denuncia può essere presentata sia in forma scritta sia in forma orale.

La querela, invece, ha tratti differenti. Infatti, sebbene anch’essa sia da considerarsi una segnalazione alle autorità, non è una denuncia in quanto deve essere compiuta proprio dalla persona vittima dell’illecito penale (il derubato nel caso del furto, ad esempio), oppure talvolta da un suo rappresentante designato, e deve rispettare due requisiti specifici:

  • deve essere presentata entro una certa data (solitamente entro 3 mesi dal momento in cui si è scoperto l’illecito);
  • deve implicare la chiara manifestazione di volontà di far sanzionare il responsabile del reato.

Altro tratto distintivo della querela, rispetto alla denuncia, è che essa costituisce sempre una condizione di procedibilità: insomma, laddove non sia presentata querela, l’autorità giudiziaria non potrà compiere l’iter a carico del responsabile del reato. Serve allora la volontà e l’iniziativa di parte affinché un reato sottoposto a querela, possa essere sanzionato, a seguito delle indagini e di quanto emerso nel corso di tutto il procedimento penale.

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Quale delle due è più grave?

A questo punto è legittimo chiedersi se per il soggetto segnalato alle autorità, sia più grave una denuncia o una querela presentata contro di lui. Ebbene, in base a quanto detto finora, si può dire che, in via generale, la denuncia è più grave, o meglio: riguarda reati che, proprio in quanto procedibili d’ufficio, costituiscono fonte di maggior allarme sociale e sono quindi considerati generalmente più pericolosi di quelli per cui si può presentare una querela. Anzi, i reati oggetto di denuncia – a differenza di quelli oggetto di querela – perché appunto procedibili d’ufficio, ovvero su impulso dello Stato, possono essere sanzionati anche in mancanza della denuncia del cittadino.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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