Covid e calo dei consumi hanno fatto sparire 390mila aziende nel 2020

Pubblicato il 28 Dicembre 2020 alle 13:16 Autore: Guglielmo Sano

Covid e calo dei consumi hanno fatto sparire 390mila aziende nel 2020. Il fatto che ne siano nate circa 85mila non alleggerisce il dato

Sala conferenze

Covid e calo dei consumi hanno fatto sparire 390mila aziende nel 2020

Epidemia di Covid e drastico calo dei consumi hanno fatto sparire 390mila aziende nel corso del 2020. Il fatto che parallelamente ne siano nate circa 85mila non alleggerisce il drammatico dato elaborato dall’Ufficio studi dei Confcommercio.

240mila aziende chiuse causa Covid

Secondo l’ultimo report dell’Ufficio studi di Confcommercio nel corso del 2020, per il “combinato disposto” di epidemia di Covid e calo dei consumi (sono crollati del 10,8%, 120 miliardi di euro in meno rispetto al 2019), hanno chiuso i battenti 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato. In parallelo, ne sono nate 85mila ma si parla sempre di un duro colpo al tessuto produttivo nazionale (infatti, considerando queste ultime la perdita si attesta comunque a quota 305mila imprese). Di queste 390mila, almeno 240mila aziende sono sparite per conseguenze immediatamente imputabili all’epidemia di nuovo coronavirus: 225mila per eccesso di mortalità e 15mila per deficit di natalità si precisa nel dossier di Confcommercio.

I settori più colpiti dalle chiusure

La riduzione complessiva del tessuto produttivo causa Covid diventa particolarmente acuta nel settore dei servizi di mercato (-13,8%), leggermente meglio va per quello del commercio (8,3%). Stringendo di più lo sguardo, nel settore commercio, a essere più colpite risultano essere le attività connesse alla vendita di abbigliamento e calzature, agli ambulanti e alle attività di distribuzione carburanti, in quello dei servizi di mercato, più colpite agenzie di viaggio, così come bar e ristoranti, attività del comparto trasporti. Da segnalare poi le chiusure nell’ambito della filiera del tempo libero, dalle attività artistiche passando per sport e intrattenimento: sembra essere sparita, addirittura, un’azienda su tre. Infine, 2020 annus horribilis anche per i lavoratori autonomi: si avviano a cessare la partita Iva più o meno 200mila professionisti ordinistici e non.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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