Reso Amazon: tempo massimo per farlo e casi pratici

Pubblicato il 4 Gennaio 2021 alle 14:35 Autore: Claudio Garau
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Reso Amazon: tempo massimo per farlo e casi pratici

Oggi Amazon regna indiscussa nello shopping online: sono infatti sempre di più coloro che si avvalgono della più nota azienda di e-commerce per i loro acquisti. Qui però vogliamo occuparci di una particolare situazione che può riguardare il cliente, dopo aver ordinato l’oggetto ed averlo ricevuto a casa. Entro quanto tempo si può far valere il reso Amazon? ovvero, quanto tempo ha il privato per restituire il prodotto comprato e già utilizzato almeno una volta? Facciamo chiarezza.

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Reso Amazon e diritto di recesso: le tempistiche

Anticipiamo subito che il reso Amazon è certamente possibile, con il vantaggio dunque di ottenere il rimborso dei soldi spesi, a seguito dell’invio dell’oggetto al mittente, e senza dover sostenere i costi di spedizione.

La cosa interessante è che, come vedremo, le condizioni attraverso le quali effettuare il reso Amazon sono più convenienti di quanto stabilito in linea generale dalla nostra legge. Infatti, secondo le norme generali in materia di acquisti, chi compra su internet o comunque non in un ‘negozio fisico’, può avvalersi del cosiddetto diritto di recesso o di ripensamento, di cui abbiamo già parlato nel dettaglio e a cui rimandiamo: in pratica, l’acquirente sul web può restituire l’oggetto comprato entro 14 giorni, e senza dover giustificare la scelta. La restituzione comporta il rimborso di quanto speso, ma le spese di spedizione sono a carico del cliente.

Ciò vale in via generale per tutti gli acquisti ‘a distanza’ e quindi vale anche per il reso Amazon. Ma attenzione: il diritto di recesso con Amazon è più ampio dal punto di vista temporale. Infatti, l’articolo non usato, non apprezzato, diverso da quello ordinato, che non piace o che ha deluso le proprie aspettative può essere restituito non entro 14 giorni, ma entro 30 giorni. In particolare, il termine in questione decorre dall’avvenuta consegna da parte del postino o dal ritiro del pacco contenente l’oggetto comprato, presso l’ufficio postale.

Anche in caso di acquisti con Amazon, il cliente non deve esplicitare il perchè della decisione. Si ha insomma diritto al rimborso del denaro che viene esercitato, ottenendo:

  • un buono per altri acquisti;
  • la restituzione del denaro nella propria carta di credito.

Per effettuare in concreto il reso Amazon, occorre collegarsi all’apposita pagina web del sito di e-commerce dal proprio pc o smartphone, e seguire le indicazioni su schermo.

Va rimarcato che il reso Amazon vale anche se l’interessato ha già usato il prodotto e l’ha aperto dalla sua confezione, danneggiando così l’involucro. Il  diritto di recesso è infatti pacificamente ammesso indipendentemente dall’uso del prodotto. E’ chiaro però che l’oggetto non va in alcun modo danneggiato o manomesso dopo l’apertura del pacco.

Che fare in caso di prodotto difettoso?

Finora abbiamo visto i casi in cui il prodotto consegnato non ha vizi o difetti di fabbricazione. Ma che succede se il prodotto è difettoso? Ebbene, se l’oggetto è rotto o comunque presenta dei problemi di funzionamento, il cliente può far valere la cosiddetta garanzia al consumo. In queste specifiche circostanze, il termine previsto – ovvero la garanzia esercitabile – dalla piattaforma di e-commerce è identico a quello disposto dalla legge italiana, ovvero 2 anni di tempo per il reso Amazon in caso di prodotto difettoso o malfunzionante.

Gli esiti sono però differenti da quelli legati all’esercizio del diritto di ripensamento. Infatti, il cliente non può ottenere il rimborso del denaro speso, ma piuttosto si può ottenere la sostituzione del prodotto difettoso o la sua riparazione. La scelta spetta soltanto al cliente di Amazon.

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Ma attenzione: laddove quanto appena detto non si praticabile o antieconomico – pensiamo al caso del prodotto non più in vendita – l’interessato potrà ottenere il rimborso pieno di quanto pagato, se l’oggetto però viene riconsegnato. In alternativa, è possibile tenere il prodotto, ma con riduzione del prezzo: pertanto al cliente andrà rimborsata una percentuale del prezzo originario. Il sito web della società americana di e-commerce è molto esaustivo sul punto delle riparazioni: rimandiamo dunque ad esso per tutte i dettagli.

Concludendo, come si può ben vedere, le tutele nei confronti del privato cliente non mancano, e sono molto ampie le possibilità di effettuare con successo un reso Amazon, anche allo scopo di mantenere una relazione di fiducia con il consumatore, fattore alla base di ogni attività di commercio.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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