Festa Inter per lo scudetto: porterà a un’impennata di contagi? La polemica

Pubblicato il 4 Maggio 2021 alle 11:00 Autore: Guglielmo Sano
Festa Inter per lo scudetto: porterà a un’impennata di contagi? La polemica

Festa Inter per lo scudetto: porterà a un’impennata di contagi? La polemica

Festa Inter per lo scudetto in Piazza Duomo a Milano: il 19esimo tricolore dei nerazzurri “macchiato” dall’assembramento dei tifosi nel cuore del capoluogo meneghino. Si scalda la polemica sul fronte scientifico e politico.

Festa Inter: “costerà vite, errore gravissimo”

Festa Inter per lo scudetto: si scalda la polemica sui festeggiamenti dei tifosi nerazzurri e contestuali assembramenti in Piazza Duomo a Milano. Chiaramente la gioia per il 19esimo tricolore non ha tenuto conto delle norme anti-contagio. “Errore gravissimo che certamente costerà qualche vita umana” ha commentato l’accaduto, nel corso del programma della mattina di Rai 3 Agorà, il direttore della Società italiana di malattie infettive e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata Massimo Andreoni.

Quest’ultimo ha quindi rincarato la bacchettata: “che in quell’assembramento ci sia stato un’ulteriore diffusione del virus, è cosa certa – spiega l’esperto – Abbracciarsi, urlare, cantare e via dicendo sono tutti sistemi validi per far esplodere il virus, visto che si è parlato di ‘bomba biologica’” anche già con la partita Atalanta-Valencia che si giocò a Bergamo il 19 febbraio 2020”. A chi fa notare che si è trattato comunque di un assembramento sì ma all’aperto, sempre Andreoni risponde: “quando si sta così in una calca, abbracciati, cantando e urlando, ovviamente anche all’aperto la trasmissione è quasi certa”. Dunque, “Potremmo iniziare a vedere un incremento dei casi tra 2-3 settimane e poi abbiamo capito che i casi più gravi li vedremo tra 4-5 settimane e gli eventuali decessi tra 4-6 settimane. Questo è il tempo che ci vorrà per capire quello che realmente è accaduto”.

Ripercussioni per tutta la Lombardia?

Festa Inter per lo scudetto: da sottolineare che probabilmente qualsiasi tifoseria si sarebbe comportata allo stesso modo di quella interista. Inoltre, bisogna considerare che non esistono dati certi sull’impatto che questo genere di eventi occasionali con contatti tendenzialmente non prolungati (per esempio, gli assembramenti post promozione dello Spezia lo scorso anno o quelli per omaggiare Maradona il giorno della sua morte hanno avuto esiti “opposti” – in un caso i contagi sono aumentati, nell’altro non c’è stata una crescita sensibile – da considerare poi che non era stata avviata la campagna vaccinale).

Detto questo, “se c’erano positivi, è sicuramente avvenuto qualche contagio” non può che dire il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: considerando che le persone provenivano da tutta la Lombardia è probabile che la diffusione del virus legata all’evento dovrebbe riguardare tutta la regione. Il problema a quel punto è che si inneschino catene di contagio intrafamiliari: partito il cronometro per analizzare le conseguenze dei festeggiamenti per lo scudetto. Nel frattempo, seppur timidamente, si è inserita nel dibattito la possibilità di prevedere luoghi e modalità di “assembramento controllato” per casi prevedibili come questo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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