Decreto Sostegni bis: bonus famiglie e assegno unico assieme? L’ipotesi

Pubblicato il 13 Maggio 2021 alle 11:04 Autore: Claudio Garau
Figli 6, 8 e 12 anni congedo parentale Inps 2020

Decreto Sostegni bis: bonus famiglie e assegno unico assieme? L’ipotesi

In un primo tempo, il Governo aveva programmato l’avvio del nuovo assegno unico figli a partire dal primo luglio; in seguito la decisione di rinviarlo all’inizio del prossimo anno. Ora, altre novità in arrivo con il decreto Sostegni bis: pare infatti che l’assegno unico sarà confermato dal primo luglio 2021, ma conservando contestualmente gli attuali bonus riservati alle famiglie, in particolar modo le detrazioni figli a carico.

Queste ultime modifiche potrebbero trovare spazio proprio nel secondo maxi provvedimento economico dell’Esecutivo Draghi. Vediamo più da vicino.

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Decreto Sostegni bis: l’assegno unico sostituirà gradualmente le regole in vigore

La notizia della possibile, ed anzi probabile, coesistenza tra assegno unico e bonus famiglie è senza dubbio di primaria importanza, considerando l’amplissimo bacino di destinatari a cui si riferisce. Questa ipotesi appare del tutto fondata, anche perchè molto difficilmente si arriverà al primo luglio 2021 con l’avvio a pieno regime del nuovo strumento di sostegno universale.

E proprio il decreto Sostegni bis, che avrà carattere trasversale ed abbraccerà più settori, è il provvedimento che conterrà l’ufficializzazione delle nuove regole sull’assegno unico: in tema di aiuti alle famiglie, sarà dunque una sorta di processo di graduale sostituzione delle vecchie regole con le nuove.

A pieno regime, l’assegno unico figli a carico condurrà alla cancellazione delle detrazioni per i figli a carico; degli assegni familiari e anche dei numerosi bonus e agevolazioni, rivolte ai genitori introdotti in questi anni. Ci riferiamo, ad esempio, al bonus mamme oppure all’assegno di natalità. Evidentemente, a Palazzo Chigi ritengono sia opportuna una sostituzione progressiva dell’impianto degli aiuti, per avere il nuovo assegno unico figli a pieno regime soltanto dal gennaio 2022.

Il motivo del rinvio (parziale) dell’assegno unico figli

Abbiamo appena detto che per l’avvio a pieno regime dell’assegno unico, è necessario aspettare il prossimo anno. Ebbene, la motivazione di ciò è stata resa nota dal Ministro delle pari opportunità e della famiglia, Elena Bonetti. La ragione dello spostamento non è così difficile da scorgere: non ci sono ancora i decreti attuativi, ossia i provvedimenti di dettaglio che dispongono le regole di applicazione della nuova agevolazione.

E, soprattutto, manca il tempo per attuare quanto previsto dalla legge delega n. 46 del 2021: con una agenda di Governo fittissima come quella delle ultime settimane e di quelle che verranno, è quasi impossibile varare i provvedimenti attuativi prima di luglio. Basti pensare ai ritardi nell’approvazione del decreto Sostegni bis.

A quanto appena ricordato, si unisce poi la questione delle agevolazione già richieste o in corso di godimento da parte dei nuclei familiari aventi diritto. Ci riferiamo, in particolare, alle detrazioni figli a carico. Insomma, il drastico cambio di regime da luglio 2021 comporterebbe il serio rischio di disorientare le famiglie italiane e creare molta confusione attorno alle agevolazioni ottenibili. E ciò in un periodo già denso di problematiche a livello economico e sociale.

In ragione di questo, il Governo sembra dunque sempre più propenso ad una partenza per fasi dell’assegno unico, da sancire con l’imminente decreto Sostegni bis.

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Aiuti alle famiglie: cosa succederà a partire dal primo luglio?

In molti potrebbero domandarsi quale sarà allora il quadro delle agevolazioni il prossimo luglio. Ebbene, l’avvio parziale dell’assegno unico tra qualche settimana sarà molto probabilmente confermato nelle novità in arrivo con il decreto Sostegni bis: quest’ultimo provvedimento dovrebbe anzi dare ulteriore slancio all’insieme degli aiuti alle famiglie, prevedendo (temporaneamente) anche il mantenimento quantomeno delle detrazioni fiscali esistenti per i figli a carico.

In altre parole, lo Stato garantirebbe un assegno ulteriore rispetto alle agevolazioni già ad oggi assegnate alle famiglie, almeno per quanto attiene alle detrazioni in busta paga.

Si tratterebbe insomma di un periodo ‘ponte’ tra le vecchie e le nuove agevolazioni, che per un po’ coesisterebbero, in attesa della ridefinizione integrale degli strumenti di sostegno alle famiglie, con decreti attuativi ad hoc. In questo lasso di tempo, sarebbe in ogni caso possibile tutelare anche chi fino ad oggi non ha potuto sfruttare le agevolazioni fiscali, come ad es. gli incapienti e i lavoratori autonomi.

Concludendo, abbiamo detto che ancora le regole di dettaglio circa il nuovo assegno unico non sono state varate. Tuttavia, il testo del decreto Sostegni bis potrebbe includere anche le prime indicazioni chiave sulla misura di sostegno in oggetto: ad es. limiti ISEE e la quota mensile di assegno prevista. Ma ne sapremo di più soltanto dopo l’approvazione definitiva del provvedimento.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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