Mutui prima casa giovani: lo Stato garantirà e anticiperà i soldi. La novità

Pubblicato il 20 Maggio 2021 alle 11:49 Autore: Claudio Garau
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Mutui prima casa giovani: lo Stato garantirà e anticiperà i soldi. La novità

Nel decreto Sostegni bis troverà spazio, tra le varie novità previste, anche la conferma della norma che estende gli aiuti per i mutui prima casa a tutti i giovani al di sotto dei 36 anni. In effetti, specialmente negli ultimi anni la tutela del diritto ad avere una casa è un esigenza sentita in tutta Italia. Oggigiorno pesano anche gli effetti della pandemia, e sempre più giovani sono fortemente gravati da costi nient’affatto esigui, per comprare una casa o per pagare un affitto.

Ecco allora che, tra le misure predisposte nel decreto Sostegni bis, vi sarà anche un incremento di ben 55 milioni di euro nel fondo prima casa, nelle direzione di rafforzare la garanzia per gli under 36, per accedere ai mutui prima casa. Vediamo un po’ più da vicino.

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Mutui prima casa e garanzia Stato: cosa cambia?

La novità in tema di mutui prima casa, in arrivo con il decreto Sostegni bis, sarà costituita dall’anticipo garantito al 100% dallo Stato, mentre attualmente è fermo al massimo al 50%. Per questa via, sarà possibile impedire l’esborso di soldi immediato, in fase di accensione del mutuo, che molto difficilmente i giovani possono concedersi, a meno che non abbiano una situazione reddituale e patrimoniale florida.

Altra novità è rappresentata dal taglio dei costi del notaio e delle imposte che sono sommate nel momento dell’acquisto e che possono essere pari a migliaia di euro in alcuni casi. Si tratta insomma di agevolazioni sotto forma di sgravi fiscali, ma anche di un consistente aiuto per l’anticipo, dando perciò un ulteriore sgravio delle spese.

Non solo. Il Fondo Gasparrini, ossia quel fondo che finanzia le sospensioni delle rate dei mutui prima casa per i nuclei familiari in difficoltà economica, sarà prorogato alla fine dell’anno

Chi saranno i destinatari del provvedimento in tema di mutui? Le regole attuali

Ci si domanda a questo punto chi potranno essere i destinatari del provvedimento di garanzia mutui prima casa. Ebbene, su questo argomento è da ricordare che al momento permane attivo il Fondo Mutui Prima Casa, previsto dalla legge n. 147 del 2013, che concede in via prioritaria l’accesso alle garanzie statali per determinate categorie di giovani under 35:

  • lavoratori atipici;
  • conduttori di case popolari;
  • coppie in cui almeno uno dei due sia al di sotto dei 35 anni;
  • giovani genitori single con a carico figli in minore età.

In base alle regole attuali, chi vuole ottenere il mutuo prima casa non deve essere proprietario di altri immobili e non può comprare case di lusso o al d sopra del valore di 250mila euro.

Con il decreto Sostegni bis la garanzia varrebbe per tutti gli under 36

In base alle indiscrezioni delle ultime ore, circa i contenuti del decreto in tema di mutui prima casa e garanzia dello Stato, la platea di persone coinvolte si allargherebbe a tutti i giovani under 36, senza distinguere per fasce di reddito o o categorie privilegiate. Si sta inoltre ragionando anche sul rendere, o meno, la misura “a tempo indeterminato” oppure fissare un limite in data 31 dicembre 2022.

Il problema palesato dagli osservatori è però il seguente: sussiste il concreto rischio di allargare in maniera indiscriminata a tutti gli under 36 una forma di garanzia, che andrebbe forse riservata solo ai destinatari realmente bisognosi. D’altronde è anche vero che estendere la misura di sostegno mutui prima casa alla generalità dei giovani under 36, converrebbe proprio agli istituti di credito, giacchè le banche ovviamente preferiscono concedere mutui di valore più alto a persone con reddito più elevato.

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C’è insomma chi in queste ore sta criticando la scelta dell’estensione della garanzia mutui prima casa verso tutti i giovani under 36 (compresi quelli benestanti). Infatti, c’è chi sostiene che per questa via sarebbero sottratte risorse ai più bisognosi. Ecco perchè si sta ragionando su alcuni correttivi, al fine di non disperdere i fondi pubblici: possibile l’introduzione di un limite ISEE di 20 mila euro come condizione necessaria per accedere al mutuo; sul tavolo anche l’eventualità di rendere onerosa la garanzia pubblica a chi la sfrutta, ma non è nella lista dei soggetti prioritari per motivi economici. Si tratta dunque di suggerimenti e proposte al centro del dibattito nelle forze di Governo in queste ultime fasi che porteranno all’ufficializzazione del Sostegni bis.

Concludendo, il Consiglio Nazionale Giovani, ossia l’organo consultivo che rappresenta i giovani per interfacciarsi con il mondo delle istituzioni, fa notare che rileva maggiormente, in questo delicato periodo, la questione lavoro, e soltanto in seconda battuta la questione mutui prima casa ai giovani. Infatti, la presidente Maria Cristina Pisani usa parole limpide: “La prima priorità per un giovane è quella occupazionale. Qualsiasi intervento per rendere autonomi i giovani dovrà passare necessariamente dalla creazione di un lavoro stabile e dignitoso”.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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