Mutui prima casa: i dettagli della garanzia statale in Gazzetta Ufficiale

Pubblicato il 28 Maggio 2021 alle 11:07 Autore: Claudio Garau
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Mutui prima casa: i dettagli della garanzia statale in Gazzetta Ufficiale

Un nuovo interessante bonus vuole venire incontro alle giovani generazioni, gravate dalle conseguenze della pandemia. Si tratta dell’agevolazione relativa ai mutui prima casa, di cui al decreto legge n. 73 del 2021, pubblicato in GU il giorno 25 maggio. Il provvedimento appena citato, denominato “Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali“, ha predisposto che le domande per conseguire il bonus prima casa per i giovani al di sotto dei 36 anni, posso essere fatte dal 24 giugno 2021 fino al 30 giugno 2022.

Vediamo dunque un po’ più nel dettaglio ciò che c’è da sapere per non essere colti alla sprovvista ed anzi per sfruttare al meglio questo nuovo bonus mutui prima casa.

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Mutui prima casa: come funziona la garanzia dello Stato?

In precedenza, i tecnici che avevano stilato il testo, poi approvato in CdM, avevano previsto che le domande potessero essere effettuate dalla data di entrata in vigore del provvedimento, ossia mercoledì 26 maggio. Ora la novità di spostare la data dalla quale partecipare all’iniziativa del Governo, giacchè le domande per ottenere la garanzia di Stato sull’80% della quota capitale dei mutui prima casa sono da presentarsi a partire dal trentesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis, vale a dire il 24 giugno. Ciò al fine di consentire alle banche e ai gestori di mettere a punto la contrattualistica necessaria e di predisporre una modulistica coordinata con le nuove regole.

Nell’art. 64, in particolare, del provvedimento sono incluse tutte le misure in favore dell’acquisto di una nuova abitazione e in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile.

In buona sostanza, l‘agevolazione di cui al Dl Sostegni bis comporta che i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni di età; che intendono acquistare la prima casa; e che hanno un Isee che non al di sopra dei 40mila euro annui, anche in mancanza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, possono servirsi del Fondo di garanzia sui mutui prima casa, conseguendo di fatto un prestito dalla banca per un somma corrispondente al 80% del prezzo della casa, garantito dallo Stato. Quest’ultimo in particolare azzera le imposte sulla compravendita, sia laddove questa avvenga da un privato cittadino, che da una ditta di costruzioni. In particolare, il nuovo pacchetto di aiuti ai giovani, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dispone che i finanziamenti per l’acquisto; la costruzione e la ristrutturazione di proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo siano di fatto esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo; ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative.

La finalità della nuova garanzia statale sui mutui

La dotazione del Fondo di Garanzia per quanto riguarda i bonus mutui prima casa è pari a 290 milioni di euro per il 2021 e 250 milioni di euro per il 2022. In base alle regole attuali, la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo è stata prevista all’80% della quota capitale, allo specifico scopo di consentire ai più giovani di comprare un’abitazione che, come noto, costituisce sempre un esborso notevole.

In verità, inizialmente, la proposta di copertura della garanzia sui finanziamenti richiesti, era del 100% e non dell’80%: dunque subito si era pensato che i giovani interessati all’acquisto di una nuova casa, non dovessero pagare neanche l’anticipo del 20%.

E’ facile comprendere che quella inclusa nel nuovo pacchetto di provvedimenti del Governo è una misura significativa, giacchè è stata ideata per favorire gli investimenti sul ‘mattone’, da sempre almeno in Italia settore prioritario e punto di partenza per creare nuove famiglie. E’ chiaro infatti che la stragrande maggioranza dei giovani italiani vogliono una loro indipendenza e che, nonostante le difficoltà attuali correlate al mondo del lavoro, intendono avere una loro proprietà immobiliare, che è sinonimo di garanzia di libertà.

Un’altra novità degna di nota è legata alla fascia d’età: infatti, rispetto alla precedente versione del provvedimento, quella pubblicata in GU prevede che siano coinvolti tutti i soggetti under 36 (non più solo gli under 35).

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Fondo di garanzia mutui: di che si tratta in breve

Poco sopra abbiamo nominato il Fondo garanzia mutui prima casa , ma che cos’è di preciso? Ebbene, altro non è che uno strumento introdotto nel 2013, con il quale lo Stato concede garanzie sia verso coloro che acquistano la prima casa, sia verso coloro che effettuano interventi mirati a consentire l’efficientamento energetico dell’abitazione. I beneficiari del Fondo sono giovani che non sono ancora proprietari di un’immobile adibito a prima casa.

Il Fondo è pensato infatti per le giovani coppie, con o senza prole, per le famiglie monogenitoriali con figli minorenni e per coloro che hanno un rapporto di lavoro atipico. Attenzione però: l’appartamento scelto deve essere usato come abitazione principale e non deve essere incluso nelle categorie delle ville, castelli o abitazioni di lusso e signorili.

Concludendo, ricordiamo altresì che il nuovo decreto legge, in considerazione della prosecuzione dell’emergenza sanitaria e dell’impatto finanziario di quest’ultima sulle fasce della popolazione più fragili, ha disposto anche un fondo pari a 600 milioni di euro per l’anno 2021, mirato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari, ossia la tassa sui rifiuti.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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