Bonus Renzi 2024: ci sarà anche l’anno prossimo. Novità in arrivo? (aggiornamento 1 NOVEMBRE)

Pubblicato il 1 Novembre 2023 alle 07:03 Autore: Guglielmo Sano

Bonus Renzi 2024: confermato ma novità in arrivo

Bonus Renzi 2024: ci sarà anche l’anno prossimo. Novità in arrivo?

Ultime notizie Bonus Renzi 2024: ci sarà anche l’anno prossimo. Novità in arrivo? (aggiornamento 1 Novembre)

Bonus Renzi 2024: confermato ma novità in arrivo. Bonus Renzi 2024: l’incentivo che i lavoratori dipendenti entro certi limiti di reddito ricevono direttamente in busta paga confermato anche per l’anno prossimo. D’altra parte, cambierà il meccanismo in base a cui viene determinato l’importo spettante. Una panoramica veloce sulle modifiche in arrivo.

Bonus Renzi 2024: confermato anche per l’anno prossimo

Bonus Renzi 2024: l’incentivo, che può arrivare fino a 100 euro, destinato ai lavoratori dipendenti entro certi limiti di reddito confermato anche per l’anno prossimo. Tuttavia, nel 2024 cambierà il metodo con cui viene calcolato l’importo spettante: la modifica alle regole interverrà a seguito del nuovo sistema delle aliquote Irpef (che da 4 passeranno a 3, con l’accorpamento di primo e secondo scaglione). Una situazione simile a quella del 2022, quando fu la parametrazione di 4 “scaglioni” (e non più 5) relativi all’Imposta sui redditi delle persone fisiche a portare dei cambiamenti nell’erogazione del Bonus.

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Come cambierà il calcolo dell’importo?

Bonus Renzi 2024: nel corso di quest’anno, il trattamento integrativo è stato percepito dai lavoratori dipendenti con reddito a partire da 8.500 euro e fino a 15mila euro. Per chi superava tale limite ma percepiva un reddito entro i 28mila euro il Bonus è stato erogato solo nel caso in cui le detrazioni spettanti fossero superiori alle imposte dovute (quindi dalla differenza tra totale delle detrazioni – quelle per familiari a carico, mutuo casa, spese sanitarie, ristrutturazioni, erogazioni liberali – e imposta lorda). Dunque, lo riceveranno pienamente solo i lavoratori con redditi fino a 15mila euro, quelli che rientrano nel primo scaglione Irpef con aliquota al 23%, poiché non hanno modo di sfruttare la detrazione corrispondente.

In sostanza, per ricevere il massimo dell’incentivo pari a 100 euro (1.200 euro l’anno), il lavoratore deve vedersi applicata un’imposta lorda superiore alle detrazioni da lavoro dipendente spettanti (a cui vanno sottratti 75 euro).Per essere ancora più chiari: il trattamento sarà garantito ai lavoratori con reddito fino a 15mila euro (che non rientrano nella no tax area fissata al di sotto degli 8.500 euro) ma solo se l’Irpef dovuta è superiore alle detrazioni spettanti entro il limite di  1.955 euro – 75 euro = 1.880 euro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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