Van Rompuy-Ashton: un ticket al ribasso per la nuova Europa?

Pubblicato il 20 Novembre 2009 alle 19:45 Autore: Livio Ricciardelli

La visione della politica estera britannica tra l’altro appare a molti come troppo “atlantica” o comunque abbastanza diversa da una visione più filo-comunitaria come quella franco-tedesca (ciò si esprime anche sul piano economico: Londra non fa parte dell’Eurozona) e la Ashton non ha avuto in vita sua mai incarichi riguardanti la politica estera. Van Rompuy-Ashton sono dunque i due volti nuovi dell’Europa. Due nomi che non scaldano i cuori e che forse per questo possono portare alla giustificata conclusione che anche questa volta purtroppo i governi nazionali e i loro particolari interessi hanno avuto la meglio sulla visione comunitaria complessiva. Portando senza dubbio a un gioco al ribasso.

La nuova coppia della politica europea potrà però riscattarsi, facendo in modo di attuare su tutti i piani le novità previste dal trattato e garantendo una stabilità finora non garantita dalla gestione semestrale del consiglio. Se saranno bravi si potrà delineare molto meglio il ruolo di queste due nuove figure. E chissà se la prossima volta non scenderanno nell’arena i veri pezzi da 90?

Livio Ricciardelli

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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