Risultati Referendum: peggio del previsto? Un po’ di numeri

Risultati Referendum: peggio del previsto? Un po’ di numeri
Risultati Referendum: è andata peggio del previsto la chiamata alle urne lanciata dal centrosinistra. Quorum lontano ben 20 punti di percentuale. Cortocircuito sul quesito per la riduzione del requisito della residenza per ottenere la cittadinanza.
Risultati Referendum: molto lontano il quorum
Risultati Referendum: peggio del previsto? Si salva poco dell’ultima tornata di consultazioni popolari. Solo 14 milioni gli elettori che si sono recati alle urne: 10 e mezzo in meno di quelli che sarebbero serviti. L’affluenza si è fermata intorno al 30%, anche considerando i votanti all’estero. Si è lontani, molto lontani, dalla soglia del quorum. Difficile difendere i risultati per le opposizioni.
I quesiti sul lavoro erano stati proposti dalla Cgil e poi appoggiati da Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra. Il quesito sulla cittadinanza, invece, era stato promosso da +Europa ma poi era stato sostenuto anche dal centrosinistra (Italia Viva compresa: i renziani non appoggiavano il Si ai quesiti sul lavoro che avrebbero modificato l’impianto del Jobs Act) con i 5 Stelle che avevano lasciato libertà di scelta ai propri elettori.
Va male in particolare il quesito sulla cittadinanza
Risultati Referendum: e peggio del previsto è andato in particolare il quesito sulla cittadinanza. Gli italiani sono stati chiamati a esprimersi sulla riduzione da 10 a 5 anni del requisito riguardante il periodo di residenza regolare i Italia che è necessario rispettare per ottenere la cittadinanza. I Sì si sono fermati a circa il 65% e i No al 35%. Tutti gli altri quesiti, che riguardavano l’abrogazione di norme che di fatto hanno “precarizzato” il mondo del lavoro, hanno incassato tra l’87% e l’88% dei voti favorevoli (11-12% i contrari).
Chiaro cosa significa: molti elettori hanno votato a favore dei quesiti sul lavoro ma contro quello sulla cittadinanza. Un cortocircuito a cui si aggiunge anche quello che vede alcune regioni in cui il centrosinistra governa da anni, Campania e Puglia, oppure città i cui ha ultimamente vinto le amministrative (come Genova) raggiungere percentuali di affluenza inferiori ad altri territori tradizionalmente roccaforti del centrodestra (Lombardia in primis).
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