Rajoy obbedisce a Berlino, ma rischia il tracollo

Pubblicato il 30 Maggio 2012 alle 16:04 Autore: Enrico Peroni

Berlino – Madrid: una relazione utile a chi?

La cosa che preoccupa è che ad ogni snodo della storia spagnola dopo la fine del franchismo c’è qualcuno all’interno del Paese disponibile ad applicare le ricette economiche desiderate e volute da Berlino (o Bonn, prima). L’errore che rischia di fare Rajoy è immenso anche perché le conseguenze delle scelte sbagliate degli anni ’80 si vedono oggi ma le conseguenze di scelte sbagliate che si fanno oggi si vedranno molto prima. Perché i mercati, di certo, non hanno tempo per aspettare la politica.

Nei sondaggi: minimo storico per il PSOE, crollo del PP

La reazione degli spagnoli all’evidenza di un primo ministro piú controllato e controllabile del precedente si comincia a vedere anche nei sondaggi. Il PP perde ben 7,5 punti percentuali mentre il PSOE ne perde 1 rispetto alle elezioni politiche del passato novembre secondo l’ultimo sondaggio di Metroscopia (www.metroscopia.es). Per entrambe le forze politiche sarebbe un risultato magro ma soprattutto siamo al minimo storico della somma tra primo e secondo partito, pari oggi solo al 62%. La sinistra radicale, invece, vola al 12,2% ed il partito di centro progressista UPD è dato al 6,1%. Per entrambe le forze politiche sarebbe il massimo storico. Anche in Spagna, quindi, pare profilarsi una crisi del bipartitismo come è accaduto nelle ultime elezioni greche.

(http://politica.elpais.com/politica/2012/05/12/actualidad/1336852059_671408.html) analisi dell’ultimo sondaggio di Metroscopia su el pais