Riforma caregiver 2026: nuove tutele, bonus mamme e la sentenza UE che cambia tutto

Pubblicato il 17 Ottobre 2025 alle 08:49 Autore: Daniele Sforza
riforma caregiver 2026
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In autunno sta emergendo una svolta che riguarda milioni di persone: la figura del caregiver familiare sta conquistando tutele senza precedenti. Con una sentenza della Corte di Giustizia UE, il lavoratore che assiste un familiare disabile potrà chiedere accomodamenti ragionevoli al datore di lavoro, analoghi a quelli previsti per le persone con disabilità.

Contemporaneamente, nel Documento programmatico di Bilancio 2026 il governo prevede risorse destinate alla “riforma del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”, insieme al potenziamento di misure per le madri con due o più figli. Questo doppio impulso, giuridico e politico, potrebbe cambiare il volto del lavoro di cura in Italia.

Sentenza UE: il caregiver familiare conquista un diritto sul lavoro

Una madre lavoratrice, caregiver di un figlio con disabilità grave, aveva richiesto orari fissi per poter assolvere al proprio compito assistenziale. Dopo un iter giudiziario nazionale sfavorevole, la Corte di Cassazione ha sollevato una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE. Il 11 settembre 2025 la CGUE ha risposto che il divieto di discriminazione indiretta previsto dalla direttiva 2000/78/CE si estende anche a chi assiste un familiare disabile, anche se non è disabile in prima persona.

In altri termini: se una norma apparentemente neutra (turni, orari, regole aziendali) penalizza nei fatti il caregiver, è discriminazione. E il datore di lavoro è tenuto ad adottare accomodamenti ragionevoli: flessibilità dell’orario, cambio di turno, smart working, mansioni compatibili. L’unico limite è che tali misure non siano sproporzionate rispetto alla dimensione e capacità dell’azienda.

Manovra 2026: l’orizzonte della riforma sul caregiver

Nel DPB 2026 il governo inserisce la riforma del ruolo di cura e assistenza del caregiver come priorità. Le risorse destinate al welfare familiare, circa 1,6 miliardi di euro per il 2026, includono il potenziamento del bonus per le donne con almeno due figli e reddito entro 40.000 euro, e il rifinanziamento della “Carta dedicata a te” per beni alimentari essenziali per i nuclei più fragili.

Per il caregiver familiare, più nel dettaglio, si ipotizza una riforma strutturale che comprenda:

  • Il riconoscimento giuridico della figura del caregiver;
  • Criteri nazionali per accedere a contributi;
  • Tutela previdenziale e assicurativa;
  • Integrazione con servizi socio-sanitari territoriali.

Tra nuovi incentivi, potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e un welfare che cerca di abbracciare realtà sempre più articolate, il caregiver familiare torna al centro della discussione politica e sociale, sperando che non resti solo una promessa.

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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