Lusi arrestato, come ne escono i partiti

Pubblicato il 27 Giugno 2012 alle 13:12 Autore: Matteo Patané
senatore lusi

Il secondo tentativo di attacco da parte del PdL era naturalmente l’esplosione delle eventuali contraddizioni del centrosinistra, basate sul timore delle possibili dichiarazioni di Lusi ai procuratori che stanno indagando sui movimenti dei fondi della ex-Margherita. Considerato il voto palese e sapendo delle posizioni ultragarantiste del PdL, solo l’assenza di questo partito dall’aula avrebbe potuto con certezza far ricadere la piena responsabilità di un eventuale salvataggio sul centrosinistra, mostrando tanto lo spettacolo di un esponente della Casta salvato dal voto quanto una sorta di prova mediatica di colpevolezza da parte di un centrosinistra che salvava Lusi per non farlo parlare dinanzi ai giudici.

Non è tuttavia andata così. Che sia stato per reale estraneità alle manovre di Lusi, che sia stato per un atteggiamento di facciata, il centrosinsistra e gli ex-Margherita fuoriusciti nel centro hanno votato compattamente a favore dell’arresto, con il risultato di isolare ancora di più il Popolo della Libertà su posizioni di garantismo ormai insostenibili nell’attuale clima mediatico.
La votazione risulta quindi essere stata un boomerang per la formazione berlusconiana, che ne esce provata tanto nei confronti dell’opinione pubblica quanto nei suoi rapporti con l’ex-alleato leghista: meglio sarebbe stato votare a favore dell’arresto con il resto del Parlamento, ma quella, forse, era una prova che Popolo della Libertà sarebbe stata ancora più difficile.

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
Tutti gli articoli di Matteo Patané →