Lavitola e l’eredità del berlusconismo

Pubblicato il 6 Ottobre 2012 alle 12:19 Autore: Matteo Patané


Mi ha concesso:

  • La Ioannucci nel cda delle Poste (aveva promesso di darle anche la presidenza di Banco Posta, anche ciò non è stato mantenuto);
  • Il commissario delle dighe (ruolo inventato da me con Masi, quando era a Palazzo Chigi);

Entrambi senza alcuna delega.

Ho ottenuto da lei anche:

  • Che Forza Italia concedesse all’Avanti! un finanziamento di 400.000 € nel 2008, altro non era che il rimborso dei soldi che Lei mi aveva autorizzato a dare a De Gregorio nel 2007 (se ne occuparono Ghedini e Crimi);
  • 400/500.000 € (non ricordo) di rimborso spese per la “Casa di Montecarlo”, dove io ce ne ho messi almeno altri 100.000 €. Martinelli ha contribuito con altri 150.000 €, oltre che con il volo privato da Panama a Roma (circa 300.000 euro), quando Le portai i documenti originali di di Santa Lucia (circa 300.000 €). Certo non potevo rischiare a Roma che me li trovassero (li portarono fuori i piloti). Ovviamente gli ho restituito le somme compensandole con altre partite. Tutte somme non concordate con lei (ma di cui lei era a conoscenza) e che quindi non voglio essere restituito. Mentre per Tarantini le devo io 255.500 € (che ovviamente le restituirò);
  • Lei ha regalato a Martinelli, 100.000 € (forse meno) di diritti televisivi;
  • Quando mio cugino editava il giornale dell’Italia dei Valori, Letta su Sua richiesta fece pressione sull’allora Avvocato dello Stato Fiumara, e sbloccò il finanziamento pubblico;


Quanto sopra solo come sintetico promemoria, degli ultimi tempi.

Andando agli inizi:

  • Io e non Chiara Moroni spaccai il piccolo PSI, quando lei non candidò Martelli e De Michelis. Lei mi telefonò personalmente per candidarmi, e non lo fece, per il veto di De Michelis e Martelli (sic!).
  • Il povero Bettino, si sentiva preso in giro. Lei un Natale (non ricordo l’anno, credo il ’95’96), lo chiamò ad Hammamet, mentre Lei era riunito con tutta la sua famiglia, per fargli gli Auguri mentre il TG4 sparava su di lui quotidianamente. La sig.ra Lario prometteva ad Anna Craxi aiuti consistenti che lui riteneva quasi nulli. Lei non sosteneva l’Avanti!, che era la sua “creatura”. Per il giornale, Le mandò Colluci (approfitto per informarLa che è stato operato recentemente di tumore alla prostata e sta male, sono certo che se lo chiama gli farà molto piacere, e magari lo può aiutare) a chiedere sei miliardi di lire. Le garantisco che era davvero infuriato con Lei, non so se a torto o a ragione, ma si sentiva tradito. Parlai con Nicolò Querci e poi con Lei. Le dissi che erano sufficienti 800 milioni di lire. Lei me li fece avere con un contratto di “minimo garantito” da una concessionaria di pubblicità che fu rimborsata con spazi di Mondadori. Oltre a ciò, la SEE fece gratis per circa due anni trasporti e distribuzione dell’Avanti! (circa 300 milioni di lire). Dissi a Craxi che Lei aveva risanato il giornale, ed era vero. Lui però era certo che io avessi ricevuto i sei miliardi di lire da lui richiesti.


Lei ha creato, dato potere, ricchezza e fama a tanti. Difeso a spada tratta Verdini, Brancher, Dell’Utri, Previti, Bertolaso, Ciarrapico, Cuffaro e Romano (solo i primi che mi vengono in mente), da accuse ben più infamanti delle mie.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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