Ipsos, Pd al 28,5%. Renzi fa il pieno di voti fra i moderati

Pubblicato il 10 Ottobre 2012 alle 01:15 Autore: Carlandrea Poli

Un effetto pressoché nullo, invece, lo sta avendo il dibattito attorno alle regole della consultazione. Gli italiani staranno pur tornando a interessarsi alla cosa pubblica col duello interno ai progressisti, ma non ne vogliono sentir parlare di doppio turno, di preregistrazione o di albo degli elettori. Solo il 29% degli intervistati – su un campione di 1.000 persone – ritiene questa dissertazione un esercizio di democrazia, mentre il 52% semplicemente è annoiato.

Molto più confortante per il segretario e il suo competitor diretto sapere che il Pd viene segnalato dagli italiani il partito più in salute presente in Italia: ne ha questa impressione il 22% degli elettori. Più marginale la quota di chi lo ritiene ad oggi in crisi, circa il 5%. in questo si nota la distinzione marcata col Pdl, che all’estremo opposto viene ritenuto il grande malato del sistema partitico. Ma si nota anche la differenza col Movimento 5 Stelle, che riassume in sé l’immagine di una forza monolitica capace di generare solo pareri unanimi sulla sua solidità.

Dal corso del centrodestra il Pd e la galassia di formazioni, che ruotano attorno al centrosinistra sono separati anche dal fattore scandali. Col Laziogate appena uscito dalle prime pagine il sentimento generalizzato di antipolitica si è rinfocolato. Ed oggi il 55% del campione ritiene che i politici di qualsiasi estrazione sono toccati dagli scandali della mala-amministrazione o – in certi casi – della malversazione di denaro pubblico. Il segmento restante di opinione pubblica, però, ha bene in mente quali siano le proporzioni degli scandali e attribuiscono la colpa al centrodestra nel 10% dei casi contro l’1% degli eletti di sinistra.

L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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