Berlusconi minaccia il governo. A chi converrebbero le elezioni anticipate?

Pubblicato il 29 Ottobre 2012 alle 18:09 Autore: Livio Ricciardelli
Silvio Berlusconi

Il voto anticipato creerebbe dei danni anche al centro politico, in fase di assestamento in questa fase e incapace ancora di far sintesi tra le istanze più sociali, il documento di Montezemolo e Riccardi, e quelle più liberiste, Giannino e il gruppo di “Fermare il declino”. Un ritorno alle urne in febbraio polarizzerebbe il sistema politico portando enormi danni a Casini e company.

Al tempo stesso una caduta del governo Monti favorirebbe l’ipotesi di un election day tra politiche, elezioni regionali ed amministrative. Questo può favorire il centrodestra in Lombardia (Lega e PdL corrono lo stesso giorni unite sia alle politiche sia in Lombardia) e a Roma (il centrosinistra non sembra aver ancora trovato un candidato adeguato) mentre favorirebbe l’asse di centrosinistra nel Lazio (col centrodestra in affanno, come il centrosinistra alle comunali romane).

Ci sono tante incognite che probabilmente spingeranno il mondo politico a più miti consigli (legge di stabilità, rischi sistemici legati allo spread). Ma questi pro e questi contro probabilmente hanno animato le dichiarazioni berlusconiane dell’ultimo fine settimana.

L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
Tutti gli articoli di Livio Ricciardelli →