Congresso PD 2009: studio statistico Provincia per Provincia

Pubblicato il 19 Ottobre 2009 alle 13:32 Autore: Redazione

Emerge da questi conti come la mozione Bersani sia favorita nei circoli in cui vi siano molti iscritti rispetto ai votanti del PD durante le Elezioni Europee 2009. La mozione Marino invece è favorita nei circoli in cui capita esattamente l’opposto. La mozione Franceschini si colloca in una via di mezzo. Ed ancora, l’idea di correlare il consenso ad ogni mozione con l’affluenza da una parte ed il consenso con il rapporto iscritti/elettori PD è risultata avvalorata dai nostri conti, a dimostrazione di come analisi semi-quantitative in politica spesso abbiano senso, statisticamente parlando.

Per convalidare ulteriormente questa tendenza politico-statistica, andiamo a considerare altri indicatori: di seguito la matrice 4*4 di distribuzione e correlazione tra affluenza e consenso per tutte le province

Notiamo in particolare la correlazione negativa tra la mozione Bersani e la mozione Franceschini, nelle celle (3,2) e (2,3), mentre la mozione Marino mostra una correlazione allineata sulla verticale (o orizzontale), segnale di come sia largamente piccata. Notiamo ancora la somiglianza nella distribuzione di probabilità tra la mozione Bersani/Franceschini, celle (2,2) e (3,3) rispettivamente, e la distribuzione di affluenza, cella (1,1).

Ne consegue che il grafico di distribuzione riferito al dato di affluenza vs. consenso dovrà rispecchiare per le prime due mozioni un andamento a nuvola, quindi molto disperso, mentre per la mozione Marino un andamento più focalizzato. Questo infatti è ciò che si nota dal seguente grafico

[ad]Infine, per poter stabilire in modo quantitativo la correlazione tra affluenza e consenso, dobbiamo far uso di due indicatori statistici, quali l’autocorrelazione e la cross-correlazione: l’autocorrelazione, se verificata, dovrebbe mostrare un andamento decrescente dolce. Questo vuol dire che la variabile sotto esame mostra valori in stretta relazione tra loro. La cross-correlazione, invece, correla due variabili tra loro e ne stabilisce il grado di interdipendenza/interferenza (a destra e sinistra di un punto centrale, lo zero nel nostro caso). Tutti e due questi indicatori sono valutati entro una banda di confidenza estratta da una distribuzione normale (gaussiana), .

Questo il grafico di autocorrelazione, compresa tra -1 ed 1, secondo 20 cosiddette gambe di correlazione. Queste gambe, o intervalli, servono per stabilire entro un dato numero di eventi il grado di correlazione.

e questo per la cross-correlazione, compresa tra -0,5 e 0,5, sempre su 20 gambe di correlazione a destra e sinistra del valore centrale.

dove sono stati indicati da due barre orizzontali i limiti di confidenza previsti da una distribuzione normale.

Nel grafico di autocorrelazione, come annunciato precedentemente, si notano gli andamenti simili, ma autoescludenti, tra la mozione Bersani e la mozione Franceschini, mentre la mozione Marino segue l’andamento dell’affluenza. Sono tuttavia andamenti decrescenti molto intensi, a dimostrazione di come un’analisi globale sia difficile da effettuare. Quindi, l’andamento di correlazione tende molto velocemente al valore nullo, laddove non si presenta alcuna correlazione.

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