Elezioni anticipate, la variabile censimento

Pubblicato il 21 Dicembre 2010 alle 02:19 Autore: Matteo Patané

Il metodo di calcolo per le altre regioni è il seguente.
Si prende la popolazione italiana residente nelle regioni non elencate in precedenza, e lo si divide per 278, ovvero 315 (numero totale di senatori eletti) – 6 (senatori appartenenti alla circoscrizione estero) – 31 (senatori relativi alle regioni elencate in precedenza).
Il valore che si ottiene, approssimato all’intero più vicino, è il coefficiente di popolazione, il numero di cittadini necessari per avere diritto ad un senatore.
Si esegue poi la divisione tra la popolazione regionale ed il coefficiente trovato: il quoziente del rapporto indica il numero di senatori sicuramente assegnati alla regione, ed i resti vengono messi da parte.
Poiché al termine del calcolo la somma dei quozienti lascia spazio per altri sette senatori, i sette resti più alti contribuiscono ad assegnare un seggio supplementare alle regioni cui si riferiscono.

I dati relativi alla popolazione italiana al 31/12/2009 diventano quindi molto significativi per capire in che modo la struttura del Senato potrà variare a seguito del censimento 2011.

Come si vede, vi sono alcune modifiche sostanziali: la Lombardia guadagna ben due seggi, l’Emilia ed il Lazio uno, mentre Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna risultano in perdita di una unità.

Cosa comporterebbero tali trasferimenti?
In Lombardia il 55% dei seggi, spettanti alla coalizione vincente, passa da 26 a 27. In questa regione pertanto si assegna un seggio in più alla coalizione vincente ed uno in più a quella perdente.
In Emilia ed in Lazio, molto semplicemente, il seggio supplementare entra a far parte del premio di maggioranza: i quattro seggi distribuiti nelle regioni dove si verifica un incremento vanno quindi in tre casi su quattro alla coalizione di maggioranza (Lombardia, Emilia e Lazio), ed in uno a quella di minoranza (ancora Lombardia).

In Campania la discesa da 30 a 29 senatori abbassa la soglia del premio di maggioranza di una unità, e lo stesso avviene in Puglia e Sicilia, mentre in Sardegna il premio rimarrebbe invariato. Perderebbero quindi tre senatori le coalizioni di maggioranza (Campagnia, Puglia, Sicilia) ed uno quelle di minoranza (Sardegna).

Prendendo i dati relativi al 2008 si avrebbe il seguente risultato:

  • Lombardia: +1 CDX e +1 CSX
  • Emilia Romagna: +1 CSX
  • Lazio: +1 CDX
  • Campania: -1 CDX
  • Puglia: -1 CDX
  • Sicilia: -1 CDX
  • Sardegna: -1 CSX

Già con uno scenario del genere si avrebbe un passaggio netto dal centrodestra al centrosinistra.

Poco? Se si cala il tutto in un’ottica tripolare, considerando come base di partenza il recente studio condotto da Termometro Politico, il quadro diventa:

  • Lombardia: +1 CDX e +1 CSX
  • Emilia Romagna: +1 CSX
  • Lazio: +1 CSX
  • Campania: -1 CSX*
  • Puglia: -1 CSX*
  • Sicilia: -1 CDX
  • Sardegna: -1 CDX

Le regioni evidenziate con l’asterisco sono segnalate vincenti per il centrosinistra con un margine minimo.
Come nel 2008, quindi, si avrebbe un passaggio netto di un senatore verso il centrosinistra, ma se potenzialmente il centrodestra si dovesse imporre in Campania e in Puglia l’effetto censimento si ingigantirebbe fino a mostrare un bilancio di tre senatori verso il centrosinistra.

Abbastanza da modificare gli attuali equilibri politici, e sicuramente un campanello d’allarme per il centrodestra: se non si vota nel 2011 il censimento nazionale creerà, a partire dall’anno successivo, uno scenario politico meno favorevole dell’attuale alla compagine berlusconiana, penalizzando le regioni in cui tale formazione prevale e favorendo quelle invece più vicine al centrosinistra.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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