“Preferisco vincere male” alla Leopolda, Renzi comincia la mobilitazione

Pubblicato il 17 Novembre 2012 alle 19:06 Autore: Carlandrea Poli

È l’unico momento della grande narrazione renziana, che dura poco e volge in favore della prosaicità e del pragma, il risultato da acciuffare, per quanto improbabile. L’incipit del discorso dice tutto: “Dopo la vittoria a Parma del candidato grillino, abbiamo deciso di fare qualcosa per vincere, perché il sistema dell’usato sicuro non funziona. Il Pd è andato al ballottaggio – ha ricordato – e il nostro candidato si è proposto come l’usato sicuro”.

Qui è arrivata l’unica stoccata a Bersani:“Il nostro segretario, il giorno dopo se n’è uscito dicendo che a Parma non abbiamo perso, ma abbiamo non vinto”. Che poco dopo è stato incalzato sul caso Ichino – sponsor di Renzi, ha parlato il primo giorno alla Leopolda – e circa il suo diritto a far parte del centrosinistra: “Dove sta lo decide Ichino e gli elettori che lo votano, non il segretario di un’organizzazione sindacale (la Cgil, ndr). Spero che Bersani lo difenda”. Balzando così ad uno dei leit motiv di questa edizione del raduno di Renzi: i rottamatori, comunque andrà, dovranno avere cittadinanza nel futuro del centrosinistra. 

L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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