“L’Italia deve fare l’Urss” endorsement marxista al compagno Tabacci

Pubblicato il 24 Novembre 2012 alle 20:08 Autore: Carlandrea Poli

E uno dei più significativi per spiegare, perché per Br1 è arrivato finalmente il momento di porsi alla guida della nuova rivoluzione d’Ottobre (nel calendario sovietico le primarie cadono d’ottobre, che si sappia…) dopo una straordinaria cavalcata politica all’insegna dell’entrismo. Il sabotaggio dall’interno è stata una grande specialità del marxista Tabacci. Fin dai tempi della Democrazia Cristiana: la sua stagione della presidenza della Lombardia è stata esemplare. Dopo di lui le destre hanno dovuto mostrare il loro lato peggiore per tornare al potere. E il compagno Br1 si compiace oggi per aver arato il terreno nei suoi anni da presidente e già il prossimo febbraio potrà essere al Pirellone a sventolare dal 31° piano la bandiera rossa con milioni di compagni.

 

È stato entrista con Berlusconi e con Follini, collaborando con entrambi fino a farli diventare due ex: uno ex premier, l’altro ex segretario. Dal comitato centrale del Partito dell’Api, più di recente, ha dato il primo segno tangibile dell’arrivo dei cosacchi: si è preso la briga di fare l‘assessore al bilancio della giunta di Pisapia. Qui, Br1 ha dato il meglio di sé ricordando ai proletari di tutto il mondo quale sia il fine supremo di un marxista: liquidare la bancarotta della borghesia. Quella di Milano, combinata dalla straborghese Letizia Moratti ammontava a 186 milioni di euro.

tabacci

Sarebbe sufficiente questa biografia a incoronarlo fra i grandi fautori della causa del proletariato. Domani c’è un’opportunità ulteriore: quella di permettere all’entrista Tabacci di sfoggiare definitivamente gli abiti con cui guidò l’assalto al palazzo d’Inverno qualche anno fa. E per chi è ancora indeciso bisogna ricordare lo slogan di questa campagna. Br1 non la pensa come Bersani “L’Italia deve fare l’Italia”, ma viceversa oppone “L’Italia deve fare l’Urss”.

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L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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