Il nuovo volto di Berlusconi

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 alle 21:58 Autore: Matteo Patané
Berlusconi

[ad]Altrettanto interessanti sono le affermazioni che esulano dal piano giudiziario e riguardano quello politico. L’appellativo “traditori” per Fini ed i suoi si inseriesce in un solco tipico del pensiero berlusconiano che vede le elezioni politiche come scontri tra candidati alla Presidenza del Consiglio. In realtà il popolo italiano elegge un Parlamento, dalla cui maggioranza verrà poi espresso un Governo nominato formalmente dal Presidente della Repubblica. Inoltre, l’articolo 67 della Costituzione recita:

Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.

Questo significa che ogni parlamentare è libero di agire secondo coscienza: così come ad esempio a Mastella e Dini sono stati liberi di lasciare il centrosinistra provocando nel 2008 la caduta del Governo Prodi II, allo stesso modo gli esponenti di FLI non avevano vincoli legali con la coalizione di centrodestra o con la figura di Berlusconi. La definizione di traditori non è pertanto applicabile a livello formale, e non lo è nei confronti dell’elettorato di centrodestra a meno di non riassumere il programma, i valori e l’esistenza stessa della coalizione nel pensiero e nelle opere di Silvio Berlusconi e nella volontà di non mandare al governo la sinistra.

Il discorso di Berlusconi mescola quindi in maniera sapiente verità, esagerazione e pura finzione, preannunciandosi in tutto e per tutto come un discorso di campagna elettorale – significativo il passaggio sulla tassa patrimoniale – realizzato tuttavia da un punto di vista diametralmente opposto al Berlusconi di un tempo.
La contrapposizione tra “il nuovo” e “la vecchia politica” perde terreno nel discorso, per l’inevitabile avanzare dell’età anagrafica e politica del premier, mentre trovano sempre più spazio le rivendicazioni dei successi governativi, veri o presunti, ottenuti dalla squadra berlusconiana. Una giravolta completa rispetto al passato, che tuttavia ha le carte in regola per diventare l’ennesima vincente trasformazione del personaggio Berlusconi.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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