Pagella Politica: Il fact-checking del confronto Bersani-Renzi

Pubblicato il 30 Novembre 2012 alle 17:59 Autore: Pagella Politica
bersani renzi pd

Come se l’è cavata invece l’usato sicuro di fronte ad una tale, rottamante furia? Placido e sicuro della propria esperienza, tra una metafora ed un proverbio, Bersani ha imbastito la propria difesa spaziando dal pauroso calo del reddito reale negli ultimi cinque anni al disgraziato numero di donne uccise in tutto il Paese durante il 2011, per poi riagganciarsi, col piglio dell’ex-ministro per lo sviluppo economico, al dibattito precedente e concludere, quindi, con i dati più recenti sulla produzione industriale. Infine, di fronte all’impeto giovanile di Renzi, Bersani ha opposto la precedente esperienza da politico navigato, affermando chiaramente come il centrosinistra sarebbe quasi arrivato al fatidico dimezzamento dei parlamentari se il centrodestra non avesse fatto naufragare il progetto. Anche il segretario se l’è cavata egregiamente e ha confermato quello che sembra possibile notare in questo genere di dibattiti televisivi, cioè uno spiccato livello di preparazione da parte dei contendenti.

bersani renzi

Uno scontro leale e rispettoso, quindi, conclusosi con un abbraccio ed il sornione accento emiliano di Bersani che, dando pacche sulla spalla dello sfidante, gli ha sussurrato: “Bravo Matteo”, conscio probabilmente del proprio vantaggio nei sondaggi. Avrà però convinto tutti questo dibattito? Lo sapremo fra qualche giorno, in occasione del ballottaggio, se avrà avuto la meglio la tattica aggressiva di Renzi o la placida difesa di Bersani. Di una cosa siamo certi, però: saranno in molti a non aver capito niente della metafora bersaniana sul passerotto nella mano o il tacchino sul tetto… Noi, almeno, siamo rimasti talmente interdetti dall’uscita del segretario, non nuovo all’utilizzo di arditi voli pindarici, che abbiamo voluto verificare anche questa. Abbiamo scoperto, quindi, che Bersani ha malamente citato un proverbio di origine tedesca, l’equivalente teutonico del nostro “meglio un uovo oggi che una gallina domani”. L’originale fa “Lieber den Spatz in der Hand als die Taube auf dem Dach” e in italiano suonerebbe con un “Meglio un passero nella mano che un piccione sul tetto”. Resta solo da capire perché Bersani abbia messo sul tetto un pasciuto tacchino piuttosto che un anonimo piccione: forse, inconsciamente, per ricordare ad un Paese ormai stremato da anni di crisi che, purtroppo, i tempi delle vacche grasse sono finiti.

 

L'autore: Pagella Politica

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