Moldova, la (triste) favola di un incontro di interessi

Pubblicato il 10 Dicembre 2012 alle 11:18 Autore: Marco Residori

L’inebriata signora, stupita dalla redenzione di tutte le proprie sfortune in un unico giorno,  premurandosi indaga bramosa le condizioni alle quali l’inaspettato carico di fortune sarà erogato. In maniera risoluta, l’uomo sentenzia quindi i correlati obblighi rintracciandoli nell’abusata liturgia prevedente “the fight against corruption and the reform of the judiciary; the improvement of the respect of democratic standards and the creation of a functioning market economy”. Cinicamente la donna inizia così a crogiolarsi nel confortante ritornello udito in precedenti innumerevoli occasioni e altrettante volte evaso. Le è necessaria però un’ulteriore conferma prima di poter sfogare l’oramai intrattenibile gioia. Sfruttando le sin lì nascoste arti seduttive si avvicina quindi all’orecchio dell’uomo e investiga la data del loro prossimo incontro. Egli, pronunciati i soliti cerimoniali di congedo, sfuggentemente le contesta: “I am very glad to have had the opportunity to talk to you directly. It is always easy for leaders to agree on ambitious plans, but reforms and modernisation must be first and foremost understood and accepted by citizens, so that they can be successful. It is appropriate that we meet here in this concert hall to discuss a reform process which ultimately is not about politicians but about improving everyday lives of people”.

Dopodiché, saldando il conto e riordinando le sparute carte rimaste sul tavolo, rapidamente sparisce. La donna, soddisfatta dagli esiti dell’incontro, garantentile nuove disponibilità di denaro spendibili senza un diretto controllo degli erogatori, abbandonando la buvette, felicemente brinda alla possibilità di perpetrare furbescamente i propri affari e all’immunità di cui continuerà a godere grazie all’ennesima proroga paternale concessale. L’inserviente, infine, in una assordante solitudine, rassettando il tavolo e raccogliendo i vuoti calici, amaramente riflette sul suo misero reddito (232 € pro capite) e sul suo accentuantesi indebolimento fisico (alto calo demografico dovuto all’emigrazione), assicurantigli il ruolo di fanalino di coda europeo e precludentigli qualsiasi prospettiva futura.

 

I virgolettati sono tratti dal discorso tenuto Venerdì 30 Novembre al Palazzo Nazionale “Nicolae Sulac” di Chişinău dal Presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, durante la sua prima visita ufficiale in Moldova. I metaforici interpreti personificanti la narrazione prendono le seguenti sembianze: uomo elegante ed autorevole (Unione Europea), navigata signora (Classe politica moldava; estendibile alla totalità delle classi politiche est-europee), inserviente (Moldova), imposto matrimonio (Urss).

L'autore: Marco Residori

Marco Residori, studente presso il corso di laurea "Mass media e Politica" della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" (unibo), nato nel 1988 e cresciuto a Milano. Aree di interesse/ricerca: sociologia dei consumi culturali e comunicativi, zone di frontiera tra ue-nuova europa (nuove russie e balcani) attualmente vive in Ukraina. Il suo blog personale è "Crossbordering"
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