Termometro Finanziario: Il mondo aspetta l’Italia

Pubblicato il 2 Aprile 2013 alle 09:57 Autore: Giovanni De Mizio

Le borse chiudono la settimana in ribasso per via dei timori provenienti da Cipro, ma soprattutto dall’Italia. Le consultazioni condotte dal premier incaricato Pierluigi Bersani hanno avuto un esito non risolutivo e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pertanto escogitato una nuova soluzione per dare tempo ai partiti di trovare un qualche tipo di accordo e, nel mentre, sperare di tenere calmi i mercati.

Napolitano ha nominato due commissioni dovrebbero facilitare le discussioni fra i partiti per fare alcune riforme in modo tale da poter andare al voto fra qualche mese con un diverso assetto istituzionale, a cominciare dalla legge elettorale.

La mossa tuttavia appare solo un modo per mascherare il fallimento di Bersani e dimostrare che l’Italia ha ancora un qualche tipo di governo. I mercati aspettano con trepidazione di conoscere il destino del Belpaese, dato che l’Italia rappresenta un Paese troppo grande per essere salvato da questa Europa, e occorrono riforme che possono essere fatte solo da un governo stabile. Intanto incombe ancora il declassamento di Moody’s: l’Italia si trova, al momento, a due gradini dal livello spazzatura.

L’agenda macroeconomica prevede per martedì l’uscita di alcuni dati PMI manifatturiero per, fra gli altri, Spagna, Italia e Germania. Per i primi due si conferma un dato in depressione mentre la Germania dovrebbe rimanere sopra la soglia di 50 punti che separa un futuro in contrazione da quello in recessione. L’Italia conoscerà anche il suo tasso di disoccupazione che dovrebbe salire su base mensile a 11,8% da 11,7%. Conosceremo anche la stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo in Germania: l’inflazione dovrebbe subire un rallentamento sia solo base annua che su base mensile.

Giovedì sarà invece giornata di PMI Servizi. Per Spagna, Italia e Francia l’indice dovrebbe risultare più vicino ai 40 punti che ai 50, mentre quello tedesco dovrebbe risultare stabile a 51,6.  Come ogni giovedì conosceremo le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti che dovrebbero giungere stabilì a 350mila; ma soprattutto, come ogni primo giovedì del mese, sarà giornata di BCE con relative decisioni sul tasso di interesse e conseguente conferenza stampa di Mario Draghi

Venerdì la Germania renderà noto il tasso di crescita mensile degli ordini all’industria: esso dovrebbe risultare una crescita del 1,2% contro un calo dell’1,9% per cento precedente. Il dato più importante della giornata come ogni primo venerdì del mese sarà però il report del mercato del lavoro USA: previsti un tasso di disoccupazione fermo al 7,7% e la creazione di 200 mila posti di lavoro