Reset PD (Parte II)
Questa era la sfida di Marino nel 2009, ma la sua sconfitta alla segreteria del PD rimise in sordina la questione. Questa, con ogni probabilità, è la sfida di Civati nel 2013, e si vedrà se questa volta gli esiti saranno differenti.
Tuttavia, osservando le differenti posizioni in campo percorrendo tutto l’arco politico da Renzi a Orfini, appare oggi quantomai difficile che una simile eventualità si realizzi pienamente.
Cresciuti all’ombra dei rispettivi leader, sembrano più riproporre e portare avanti ciascuno le proprie politiche che impegnarsi nel tentativo di trovarne una nuova che le raccolga; uniti dallo scontro generazionale contro l’attuale classe dirigente, paiono in realtà più divisi che mai sul futuro del PD e sulla sua direzione politica.
E se le cose stessero veramente in questo modo, allora, forse, una separazione consensuale non potrebbe che giovare a tutti, Italia compresa.