Il decreto sviluppo è legge

Pubblicato il 14 Luglio 2011 alle 10:11 Autore: Francesca Petrini

Non c’è solo la manovra economica al centro delle preoccupazioni di Governo e Parlamento: la conversione in legge del decreto sviluppo contiene numerose misure sostanziali

decreto sviluppo

Ancora, tra le diverse previsioni, si noti che da gennaio 2012 Equitalia cesserà le attività di accertamento e riscossione per conto dei Comuni; la sospensione dell’accertamento esecutivo è stata elevata da 120 a 180 giorni; sulla prima casa non può essere iscritta a ipoteca; se i debiti sono inferiori a 2000 euro le azioni esecutive (ganasce) scattano solo dopo l’invio di 2 solleciti di pagamento a distanza di almeno 6 mesi;

  • stabilizzazione dei precari:

tra le norme tagliate vi è anche la possibilità di iscrizione alle graduatorie dei docenti per il triennio 2011-2014. Dunque, da una parte si prevede che i docenti destinatari di nomina a tempo indeterminato decorrente dall’anno scolastico 2011/2012 possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra provincia dopo 5 anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità, dall’altra che i precari “storici” avranno un assegno annuale pari a circa metà dello stipendio e la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze. Ancora si stabilisce la necessità di nuove graduatorie ogni 3 anni;

  • tassa sull’alta velocità:

dal maxiemendamento è uscita anche l’imposta sulla Tav, introdotta in Commissione dal deputato Paola Pelino (Pdl), che prevedeva un sovrapprezzo al canone sulle linee ad alta velocità, a vantaggio di un fondo per garantire gli investimenti sul servizio universale. La norma in questione avrebbe colpito in particolare la Ntv di Montezemolo e Della Valle, sollevando così una parte degli impegni finora a carico di Trenitalia;

  • diritti ventennali sulle spiagge:

nel maxiemendamento al decreto sviluppo c’è anche la soppressione delle norme che istituivano il diritto di superficie per venti anni sulle spiagge (tali norme potrebbero essere riproposte nella legge comunitaria). Di conseguenza, è stato soppresso anche il Fondo per finanziare i distretti turistici che avrebbe dovuto essere finanziato da questo diritto sulle spiagge. Inoltre, i distretti da turistico-alberghieri diventano turistici;

  • sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti:

per le società produttrici di rifiuti pericolosi che hanno fino a 10 dipendenti, il termine di operatività del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), che deve essere definito entro 60 giorni, è prorogato dal 2 gennaio 2012 ad un periodo non antecedente il 1° giugno 2012;

  • trasporti eccezionali su gomma:

per quanto concerne i trasporti eccezionali su gomma, si prevede che sia sufficiente la trasmissione telematica della prescritta autorizzazione almeno 15 giorni prima;

  • assunzioni al Sud;

è saltato anche l’emendamento proposto da Sergio D’Antoni (Pd) che destinava parte dei fondi Fas (aree sottoutilizzate) a copertura della noma sulle assunzioni al Sud. Inoltre, è tornato il credito d’imposta automatico per le imprese che investono nel Mezzogiorno, ma il Governo ha inserito una clausola di salvaguardia per i conti pubblici. Ancora, sono confermati i bonus per la ricerca scientifica, ora estesi anche gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

In conclusione, a fronte di una serie di soppressioni ed alcuni aggiustamenti tecnici, il decreto sviluppo, convertito in una forma “sostanzialmente” diversa dal testo iniziale, è stato approvato al Senato con 162 sì, 134 no e un astenuto. Infine, la legge 12 luglio 2011 n. 106, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia” (in G.U. 12/7/2011, n. 160) è entrato in vigore il 13 luglio 2011.

 

L'autore: Francesca Petrini

Dottoranda in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparte, si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ed ha conseguito il titolo di Master di II livello in Istituzioni parlamentari per consulenti d´Assemblea.
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