Romano Prodi rinnega il Partito Democratico

Pubblicato il 16 Maggio 2013 alle 11:47 Autore: Alessandro Genovesi
Prodi siamo in una gabbia di matti

Per arrivare all’ultimo, incredibile episodio: il Partito democratico che propone per acclamazione il suo fondatore come candidato alla Presidenza della Repubblica e poi, in Parlamento, fa mancare 101 voti, bruciandolo.

In realtà questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma è da tempo che il Professore fatica a vedere in casa dei Democratici qualcosa che assomigli vagamente al progetto originario. Non si contano le volte che si è tappato la bocca per paura di danneggiare il partito.

Poco meno di un anno fa, parlando con il Corriere della Sera , ci fu un primo sfogo: “La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti”. E gli ultimi mesi  hanno solo dato ulteriori conferme al pensiero del Professore. Forse è vero quello che tanti prodiani vanno dicendo: “non è Prodi a uscire dal Pd: è il Pd che è uscito da lui”.

In tutto ciò, la questione della tessera, anche se altamente simbolica, diventa poco più di un dettaglio.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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