Governi che nascono e governi che cambiano: la settimana scandinava

Pubblicato il 23 Maggio 2013 alle 10:45 Autore: Antonio Scafati

In Norvegia, invece, il clima è quello della campagna elettorale. Le elezioni sono in programma a settembre. Gli ultimi sondaggi pubblicati dal quotidiano Aftenposten mettono la Destra al comando e i laburisti del premier Stoltenberg in seconda posizione: altri istituti di ricerca, una decina di giorni fa, suggerivano posizioni invertite.

Erna Solberg, leader del partito della Destra

Erna Solberg, leader del partito della Destra

 

Ma questi sondaggi sono interessanti soprattutto per quello che succede a ‘centro gruppo’. Il Partito del Progresso perde qualcosa e scende all’11,9 per cento, che è praticamente quello che otterrebbero Partito Liberale e Partito Popolare Cristiano messi insieme. Non è un dettaglio. Erna Solberg, leader della Destra, ha spesso detto di voler formare un governo con tutti e quattro i partiti oggi all’opposizione, ma è opinione diffusa tra i commentatori politici che non le dispiacerebbe affatto tener fuori dall’esecutivo il Partito del Progresso, un alleato scomodo per dialettica, programma politico e ambizioni. Ma questo sarà possibile solo a due condizioni: la Destra deve ottenere un importante riscontro elettorale e il Partito del Progresso non deve andare troppo oltre la somma dei voti dei liberali e dei Cristiano popolari. Solo in quel caso, Solberg potrà un esecutivo a tre.

La strada resta però molto lunga, di tempo ne manca e la campagna elettorale può vivere altri stravolgimenti. Per ora si parla ancora di tasse. Il premier Stoltenberg la scorsa settimana era stato molto diretto: la pressione fiscale va ridotta. A distanza di qualche giorno, la Destra ha detto la sua: va bene abbassare le tasse, ma se qualcuno pagherà di meno, chi sarà a pagare di più? Secondo i conservatori (che non vogliono farsi rubare la scena su un terreno cruciale come quello delle tasse) la proposta dei laburisti è confusa. Stoltenberg ha ribattuto che il suo progetto è rendere il sistema fiscale sempre più equo. Insomma le schermaglie non mancano. E c’è da scommettere che non mancheranno neppure nelle prossime settimane.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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