Undici domande sulla Costituzione Italiana a Shel Shapiro

Pubblicato il 23 Maggio 2013 alle 19:14 Autore: L Undici

5 – D – L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro (art.1). Se non avessi fatto tutto quello che hai fatto, quale attività avresti scelto?

R – Forse medicina, quando ti trovi in un paese che non è il tuo, fai quello che devi fare per te stesso, che ti riesce. La gente, le persone mi dicono che le canzoni facciano star bene, pensano che anche le parole e la musica possano aiutare. Ma la salute è un’altra cosa, e la medicina una vera missione, mi sarebbe piaciuto diventare un bravo medico, curare il prossimo. Fare il chirurgo è un mestiere importantissimo, ti impegni per salvare la vita agli altri, la medicina è straordinaria. Avere la conoscenza e la capacità di contribuire ad aiutare veramente la gente che soffre, pensare alla salute delle persone, questo sì sarebbe stato un altro lavoro che mi sarebbe piaciuto fare.

Questa domanda, dopo la risposta precedente non gliel’ho nemmeno letta –  6 – La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. (art. 9). Hai studiato biologia e volevi avviarti allo studio della medicina. Qualche rimpianto per la vita da uomo di scienza? (Aggiungo la mia opinione: non credo sia persona da rimpianti, però la sua idea sull’importanza della medicina esce con chiarezza nella risposta precedente.)

7 – D – Hai interpretato questo brano, “Undici”, in cui declami i primi 11 articoli della Costituzione Italiana. Quale è il tuo preferito?

R – Anche se sono tutti e 11 importantissimi, scelgo l’articolo 3: (Lo recita tutto a memoria) “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

È veramente un monolite, è monolitica l’idea di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. È una frase immensa, fortissima. (gli chiedo se pensa che sia un articolo che viene ancora rispettato, allora prosegue). È rispettato così, in generale, più in linea teorica, ma gli ultimi 20 anni sono stati un massacro sociale. Hanno creato un tale disamore per Italia e provo un totale disamore per chi l’ha ridotta così.

8 – D – C’è una canzone italiana non tua che vorresti proprio aver scritto o interpretato tu?

R – Ce ne sono 2 milioni di canzoni che non ho scritto e che sono bellissime, italiane, straniere, Come faccio a dirne una? Posso farti qualche esempio. “La donna cannone” di De Gregori o “Sere nere” di Tiziano Ferro. Sono belle canzoni, bei testi, geniali, ma non significa che gli autori siano sempre dei geni. La genialità non è una caratteristica della musica, non è mai accesa 24 ore al giorno, bisogna trovare espressioni di genio più nella filosofia e nel sociale, le parole, l’impegno vanno cercati lì. Mi piacciano canzoni dei Coldplay, di Sting, ma il fatto che abbia scritto e interpretato belle canzoni, non significa che debba esprimersi anche i altri campi. A volta farebbe bene a parlare meno e cantare di più.

shel shapiro con edmondo berselli

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