Snowden in cerca d’asilo bussa anche alla porta italiana

Pubblicato il 3 Luglio 2013 alle 10:03 Autore: Redazione

Nelle istituzioni europee permane lo scetticismo e l’attesa per i chiarimenti, che il Presidente Obama ha promesso di fornire. Ad intervenire, nella giornata di martedì 3 giugno è stato il presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy che ha affermato “prendo nota delle affermazioni fatte dal Presidente Barack Obama,ma quando sarà il momento di agire, userò parole diverse”.

Posizioni diverse emergono tra i 28 membri UE riguardo il Trattato sul libero scambio: mentre Hollande si colloca sulla stessa linea della Commissaria Europea della Giustizia Viviane Reding, paventando un possibile annullamento dell’avvio dei negoziati, il Ministro degli Esteri Emma Bonino frena, affermando che “un chiarimento degli USA è indispensabile per mantenere la fiducia reciproca, ma bisogna avere la consapevolezza dell’importanza del Trattato di libero scambio

Di fronte alla “situazione spinosa” del Datagate- apostrofata così dal presidente Napolitano- il Copasir ha smentito ogni possibile coinvolgimento degli 007 italiani nello scandalo.

Non c’è stato alcun passaggio illegale di dati dall’Italia agli USA. Non c’è nessun grande fratello illegale”, secondo Stucchi, presidente del Copasir, in seguito all’audizione di Massolo, direttore dei DIS (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza).

Annalisa Boccalon

 

Articoli correlati

La seconda guerra fredda? Il caso Snowden dalla prospettiva cinese di Stefano Giovannini

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →