Enrico Letta “basta fare i fighi pensiamo al Paese”

Pubblicato il 25 Luglio 2013 alle 12:58 Autore: Francesco Di Matteo

E’ un Enrico Letta senza freni all’assemblea dei deputati democratici del 24 luglio.

L’assemblea ha visto il premier protagonista e, durante il suo discorso, ha strigliato i compagni di partito, soprattutto sulla vicenda Quirinale.

Il premier è categorico con i colleghi deputati democratici. “Basta fare i fighi” ha detto il premier durante il suo discorso.

Infatti Letta, a quanto riferiscono i presenti, ha contestato il comportamento dei democratici durante questa legislatura, accusandoli di fare i fighi e di “far finta di fare riforme istituzionali”.

Letta ha chiesto ai democratici più aggressività e di lavorare per il Paese poiché la situazione di emergenza che ha portato alla scelta del governo di larghe intese non è certo passata.

Letta cita Aldo Moro. “Questo è il tempo che ci è dato, abbiamo la responsabilità di dare le risposte alle esigenze di questo tempo”.

Un richiamo all’ordine per i deputati democratici, quindi, soprattutto dopo la vicenda del Quirinale. Infatti, parlando del ‘tradimento’ di alcuni deputati per l’elezione di Romano Prodi al colle, Letta dice che il Partito Democratico è da ricostruire per “creare un forte partito progressista sia in Italia che in Europa”. Il premier non manca di criticare i franchi tiratori, dicendo che le vicende dell’elezione del capo dello Stato “hanno mostrato una nostra incapacità di tenere di fronte a una autonoma assunzione di responsabilità”.

Il premier, continuando il proprio discorso, ha elogiato il lavoro fatto dal segretario Guglielmo Epifani per ricompattare il partito, lavoro che avrà l’occasione di discutere proprio con il segretario questo venerdì, come dallo stesso premier annunciato.

“Dobbiamo essere aggressivi e rimandare al mittente le accuse” dice il premier, parlando soprattutto delle riforme costituzionali. “Noi vogliamo una costituzione più moderna e in questi 90 giorni abbiamo già istituito una commissione al senato per studiare le riforme istituzionali necessarie per raggiungere questo obbiettivo”.

Tra le riforme istituzionali, sembra avere particolare rilievo la legge elettorale. Infatti il premier afferma che gli italiani hanno “un sistema che non è in grado di decidere”. “Obbiettivo di questo governo sarà portare l’Italia a poter decidere del proprio futuro politico”.

La strada sembra essere quella dell’abolizione del porcellum e con la creazione di una nuova legge elettorale, probabilmente più maggioritaria per assicurare una maggioranza parlamentare immediatamente dopo le elezioni.

Letta conclude il discorso dicendo che questo “è l’unico governo possibile, l’unica maggioranza possibile”. Infatti il premier chiede ai deputati di smettere di fare giochi politici, per guadagnare approvazione personale, e tweet egoistici. “Abbiamo la responsabilità di portare avanti il Paese e il voto, con il porcellum, non è una soluzione”.

Di tutt’altro parere Matteo Gentiloni, deputato vicino a Matteo Renzi, che dal palco smentisce il premier dicendo che “non tutti i compromessi erano necessari”, mostrando come la corrente renziana sia comunque scontenta della scelta delle larghe intese.

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
Tutti gli articoli di Francesco Di Matteo →