Nuova battaglia politica Berlusconi ed il dietrofront strategico

Pubblicato il 6 Agosto 2013 alle 09:43 Autore: Matteo Patané

Provocare il Quirinale in tal senso paralizzando l’attività di Governo comporta quindi per il PdL il serio rischio di ritrovarsi al Quirinale inquilini meno accondiscendenti e trattabili, ovviamente divisioni interne del PD permettendo.

Nemmeno le elezioni anticipate, tuttavia, riuscirebbero a risolvere il problema dell’agibilità politica di Berlusconi, né consentirebbero al PdL – salvo risultati eclatanti e al momento non prevedibili – di riformare l’ordinamento dello Stato in tal senso.

Se si tornasse immediatamente al voto, infatti, Berlusconi non sarebbe candidabile in Parlamento e nemmeno proponibile come Presidente del Consiglio nel caso il PdL arrivasse ad essere partito di maggioranza.

Al netto dell’interdizione ancora da stabilire e degli ulteriori processi in essere, per consentire a Berlusconi di sedere in Aula occorre modificare la legge esistente. Ma per arrivare a questo risultato non basterebbe al PdL vincere le elezioni: votando con l’attuale legge elettorale il PdL dovrebbe letteralmente stravincere per assicurarsi la maggioranza assoluta dei seggi al Senato, e in un’ottica tripolare è evidente quanto questo obiettivo sia di difficile realizzazione.

Paradossalmente, ciò che ora conviene di più al PdL è puntare su una modifica della legge elettorale che favorisca la governabilità e renda più facile il conseguimento di una maggioranza stabile anche in un sistema a tre poli come quello italiano attuale, per poi sparigliare le carte, portare il Paese al voto e cercare di vincere per arrivare ad una riforma della giustizia di portata così radicale da annullare gli effetti di una sentenza già passata in giudicato.

I toni di pacificazione lanciati da Berlusconi sono con ogni probabilità la prima mossa tattica di questa nuova battaglia politica.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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