Egitto tra astuti subdoli e ingenui

Pubblicato il 19 Agosto 2013 alle 10:47 Autore: Raffaele Masto

Impossibile stare con i Fratelli Musulmani che hanno (e vogliono imporre…si è visto con Morsi) una visione della società oscurantista che – ed è la storia di questi anni – finirebbe per diventare un terreno di coltura di quelle formazioni dell’integralismo e del terrorismo islamico armato che hanno denaro e alte protezioni politiche e diplomatiche in alcune monarchie del Golfo e non solo. E queste si, sono il vero nazismo e fascismo del terzo millennio.

Impossibile – o meglio inutile – stare con quella parte di società laica dalla quale è partita la rivolta contro Mubarak e poi quella contro Morsi. Si tratta di un pezzo di società che sa benissimo cosa non vuole, ma fa fatica ad avere una idea di cosa costruire e non riesce nemmeno a capire con quali forme costruire un progetto: un partito? Una coalizione di gruppi?

Sia con Mubarak che con Morsi questa parte di società ha vinto perché l’esercito ha infine ritenuto oggettivamente utile farli vincere.

Insomma l’Egitto è diventato un groviglio nel quale – che ci piaccia o no (e a me non piace) – l’Esercito è l’unico ad avere concretamente delle chance per il futuro. Almeno sul piano interno perché sul piano internazionale il groviglio è ancora più intricato.

L'autore: Raffaele Masto

Giornalista di Radio Popolare-Popolare Network. E' stato inviato in Medio Oriente, in America Latina ma soprattutto in Africa dove ha seguito le crisi politiche e i conflitti degli ultimi 25 anni. Per Sperling e Kupfer ha scritto "In Africa", "L'Africa del Tesoro". Sempre per Sperling e Kupfer ha scritto "Io Safiya" la storia di una donna nigeriana condannata alla lapidazione per adulterio. Questo libro è stato tradotto in sedici paesi. L'ultimo suo libro è uscito per per Mondadori: "Buongiorno Africa" (2011). E' inoltre autore del blog Buongiornoafrica.it
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