Riprende l’attività politica Scandinava tra tasse ed elezioni

Pubblicato il 22 Agosto 2013 alle 10:39 Autore: Antonio Scafati

In Islanda intanto scende il supporto nei confronti del governo che secondo lo studio della  Market and Media Research arriva al 49,3 per cento: il mese scorso era il 54 per cento. Politiche poco incisive e priorità non condivise devono aver pesato sul giudizio degli islandesi, mentre probabilmente ha avuto scarsa rilevanza l’incertezza sul futuro del rapporto tra l’isola e l’Unione europea.

Il governo sembra avere infatti idee diverse sul destino del negoziato con Bruxelles. In campagna elettorale il Partito dell’Indipendenza aveva messo nel programma l’ipotesi di un referendum popolare, ma il Partito progressista del premier Sigmundur Davíð Gunnlaugsson ha fatto sapere che il tema non è mai stato davvero sul tavolo, nel corso dei negoziati che hanno portano alla nascita dell’attuale governo. Insomma l’intera faccenda si fa più nebulosa. E Bruxelles attende risposte con sempre maggiore disappunto.

Il premier islandese Sigmundur Davíð Gunnlaugsson

Il premier islandese Sigmundur Davíð Gunnlaugsson

In Finlandia i sondaggi dimostrano come per i prossimi anni gli elettori vedrebbero bene un governo formato da centristi e socialdemocratici. I Veri Finlandesi, quindi, resterebbero di nuovo fuori dalla stanza dei bottoni. Pare aver deluso fino a oggi la condotta del Partito di Coalizione Nazionale del premier Katainen, eppure quello che i finlandesi proprio non vogliono è una crisi di governo: il 66 per cento spera che l’esecutivo arrivi a fine mandato. Una percentuale ancora alta, ma in erosione visto che a gennaio si trattava del 77 per cento.

Una seconda indagine demoscopica svela poi come i finlandesi siano decisamente a favore delle riforme strutturali: sono pronti a vedere rimesse in discussione le regole del mercato del lavoro, ma non vogliono veder abbassati i livelli di sicurezza sociale. Eppure le dichiarazioni del governo sembrano andare controcorrente: il ministro delle Finanze Jutta Urpilainen ha affermato che l’età pensionabile non verrà alzata prima delle prossime elezioni.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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