Referendum sulla giustizia nuova battaglia dei Radicali

Pubblicato il 28 Agosto 2013 alle 09:46 Autore: Redazione

Il testo sulla responsabilità civile dei magistrati è biforcato: “Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilita’ civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 2, comma 2 che recita: nell’esercizio delle funzioni giudiziarie non puo’ dar luogo a responsabilita’ l’attivita’ di interpretazione di norme di diritto ne’ quella di valutazione del fatto e delle prove?”, mentre l’altro riporta: “Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilita’ civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 5?”. Secondo i promotori, l’iniziativa è volta a evitare l’impunità dei magistrati protagonisti di clamorosi errori giudiziari, “perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora”, ormai paladino e martire del movimento radicale.

L’ultimo quesito sulla giustizia riguarda, appunto, la separazione delle carriere dei magistrati – nella versione del compianto Giovanni Falcone – per cui l’attività del Pm (l’accusa) dev’essere distinta da quella del Giudice.

Come ha più volte ricordato il legale di Silvio Berlusconi e parlamentare Pdl Niccolò Ghedini, “il Pubblico ministero deve togliersi il cappello di fronte al Giudice, mica andarci assieme al bar!”. Nelle intenzioni radicali, con questa proposta si vuole ricuperare il senso dell’articolo 111 della Costituzione sul diritto al “giusto processo” davanti a un “giudice terzo”, imparziale.

Ma la rassegna referendaria sui referendum radicali non si conclude qui: torna la proposta di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (già approvata nel 1993), l’abrogazione delle norme restrittive in materia d’immigrazione in entrata e la libertà di scelta per la destinazione dell’8 per mille.

Dunque, i Radicali sono tornati alla riscossa. Possiamo già immaginare che il dibattito politico, nei prossimi mesi, diventerà ancor più rovente. Tante le adesioni nel mondo politico, soprattutto, da parte di esponenti del Pdl (Verdini e Giammanco) e di Scelta Civica (non favorevoli alla responsabilità civile dei magistrati). Chissà se arriverà presto la firma del “primo condannato d’Italia”.

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