Inizia la Serie A dei derby

Pubblicato il 14 Settembre 2013 alle 15:48 Autore: Emanuele Vena

Il terzo, in ordine cronologico, sarà invece il derby della Mole tra Torino e Juventus, che andrà in scena alla sesta giornata. In seguito all’inaugurazione dello Juventus Stadium nella stagione 2011-12 ed al ritorno in A del Torino nella stagione successiva, è diventata la prima stracittadina attualmente giocata in due stadi diversi.

Il derby della Mole è anche quello con più scudetti (36 secondo la contabilità ufficiale, come le milanesi, senza considerare i due scudetti revocati alla Juventus con le sentenze di Calciopoli ed il tricolore tolto al Torino nel 1927, revocato peraltro a causa di una compravendita avvenuta proprio in occasione del derby contro la Juventus). Alle due squadre di Torino (e all’Inter) appartiene anche il record di scudetti consecutivi, ben 5.

Sono ben 227 le sfide complessive (di cui 186 in gare ufficiali). 93 i successi bianconeri, 72 le vittorie granata e 62 i pareggi. Al derby di Torino sono legati numerosi aneddoti. Dalla sfida con più gol (8-6 per il Torino nel 1913), al derby del “cuore granata” (con rimonta da 3-0 a 3-3 nel 2001), passando per la Coppa Italia 1938 (decisa da una doppia vittoria in finale della Juventus ai danni dei cugini).

Negli ultimi 11 anni la stracittadina torinese è stata a senso unico. Nelle 8 gare disputate, sette successi bianconeri ed un pareggio, con zero gol segnati dai granata. L’ultima rete del Torino nel derby risale alla sfida del febbraio 2002, gara diventata celebre per il famoso gesto delle corna con cui il bianconero Maresca festeggiò la rete che fissò il risultato sul definitivo 2-2.

Il gesto di Enzo Maresca nel famoso derby della Mole del 2002

Il gesto di Enzo Maresca nel famoso derby della Mole del 2002

Alla tredicesima andrà in scena invece il derby di Verona. La stracittadina veneta è, delle cinque, quella con meno precedenti (dovuti anche e soprattutto alla lunga gavetta del club clivense, nato nel ’29, ricostituitosi nel ’48 ma approdato nel calcio che conta solamente nel ’94, anno della storica promozione in B) nonché scudetti (solo uno, conquistato dal Verona nel 1985).

Appena 10 le stracittadine, con assoluta parità sia nei risultati (4 vittorie a testa e 2 pareggi) sia nelle reti realizzate (13 per club). I precedenti più importanti restano senza dubbio gli unici due scontri diretti in serie A, targati 2001-02.

Tale annata rappresentò anche una sorta di spartiacque per il calcio veronese, con il simbolico passaggio di testimone in massima serie tra il Verona (che alla fine di quella stagione retrocesse, dando inizio ad un lungo purgatorio terminato solo quest’anno, con il ritorno in A dopo ben 11 anni di assenza) ed il Chievo (al suo debutto assoluto in A).

All’andata fu il Verona di Malesani a vincere, completando una splendida rimonta da 0-2 a 3-2 grazie ad un “gollonzo” di Camoranesi. Al ritorno fu invece il “Chievo dei miracoli” (come fu ribattezzata la squadra di Delneri, capolista solitaria dall’ottava alla quindicesima giornata d’andata e quinta in classifica a fine campionato, ad un solo punto dalla zona Champions) a ribaltare il risultato, rimontando il gol iniziale di Mutu grazie ad una doppietta di Federico Cossato.

Mauro German Camoranesi, match winner del primo storico derby veronese in Serie A

Mauro German Camoranesi, match winner del primo storico derby veronese in Serie A

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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