Llorente rilancia la Juventus

Pubblicato il 23 Settembre 2013 alle 09:33 Autore: Emanuele Vena

La Juventus si rialza dopo il mezzo passo falso di Copenhagen, battendo di misura il Verona, con un 2-1 piuttosto bugiardo, vista la notevole mole di gioco e di occasioni create dai bianconeri. Tre punti che rilanciano la Vecchia Signora, pur permanendo problemi di scarsa lucidità al momento della conclusione.

Conte prosegue nel turnover, lasciando a riposo Buffon, Chiellini e Lichtsteiner. Rispetto alla gara di Champions rientrano Barzagli e Asamoah, mentre Vucinic parte ancora dalla panchina, dove si rivede anche Marchisio, al rientro dall’infortunio. Debutto dal 1° per Llorente ed Isla, mentre per Storari è l’esordio stagionale assoluto.

Mandorlini rinuncia al consueto 4-3-3 e propone un più coperto 3-5-1-1, con Cacia unica punta e Jorginho trequartista, anche se il suo compito principale è quello di marcare a uomo Pirlo più che supportare l’attaccante calabrese.

Il primo quarto d’ora è contrassegnato da alcune velleitarie conclusioni dalla distanza della Juventus (prima Bonucci, poi Tevez), un colpo di testa debole di Vidal ed un paio di colpi proibiti subiti dal portiere scaligero, colpito inavvertitamente dai suoi compagni di reparto.

Mentre Vidal inizia ad accusare qualche problemino (poi risolto) alla caviglia, i bianconeri continuano a macinare gioco, sebbene le occasioni continuino a latitare. Il Verona si difende bene ed inizia ad affacciarsi in contropiede, con una buona giocata in appoggio di Cacia, non sfruttata da Jorginho. Premessa al gol, che arriva al 36° sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Cacciatore pronto a deviare in rete da due passi.

La rete veneta sblocca i bianconeri, trascinati dall’attivissimo Tevez. Dopo un salvataggio sulla linea da parte dei difensori scaligeri, l’Apache riporta la gara in parità al 40°, sfruttando la verticalizzazione di Bonucci e battendo Rafael con un gran destro ad incrociare, che tocca il palo prima di terminare in rete. Lo stesso argentino al primo minuto di recupero sfiora il gol del vantaggio, con uno straordinario tiro a giro che si stampa sul palo sinistro e poi su quello destro (dopo aver percorso tutta la linea di porta) per poi terminare la sua corsa tra le braccia di Rafael.

Per Tevez quarta rete in cinque gare con la maglia della Juventus

Per Tevez quarta rete in cinque gare con la maglia della Juventus

Tuttavia, i bianconeri non ci stanno a chiudere il primo tempo in parità. E così, a 30 secondi dal termine della prima frazione di gioco, Fernando Llorente (autore di una buona prova, nonostante non sia ancora al massimo della brillantezza) brucia Moras sul tempo e mette in mostra il pezzo forte del suo repertorio, scaraventando in rete di testa su perfetto cross di Vidal.

Il gol subito sul finale di tempo demoralizza il Verona, che per larghi tratti del secondo tempo subisce l’autorevolezza dei bianconeri, decisi a mettere in cassaforte il risultato. Tuttavia, la Juventus pecca di concretezza sotto porta. Prima Asamoah e poi Pogba sprecano da posizione favorevole. Il francese ci prova invano anche con una botta dalla distanza, prima di stampare sulla traversa un bel destro a giro.

Un Pirlo poco ispirato (e francobollato per tutta la gara da Jorginho) impegna Rafael su punizione, prima di dare il via al valzer dei cambi, lasciando il posto al rientrante Marchisio. Dopo 2 minuti tocca a Vucinic, che rileva un applauditissimo Llorente.

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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