La politica e la tragedia di Lampedusa

Pubblicato il 3 Ottobre 2013 alle 13:52 Autore: Redazione

LEGA: “COLPA DI BOLDRINI E KYENGE”

Non rinuncia alla polemica la Lega Nord, con il deputato Gianluca Pini: “La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi. Tanto la Boldrini quanto la Kyenge hanno sulla coscienza tutti i clandestini morti in questi ultimi mesi”.

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Non risponde Laura Boldrini, che invece ha telefonato alla sindaco di Lampedusa e ha intenzione di recarsi lì nelle prossime ore. “La dimensione di questa nuova tragedia è tremenda, e dalle prime ricostruzioni sembra che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare ulteriormente – ha detto la presidente della Camera -. Ma i motivi che spingono queste persone a mettersi in viaggio sono sempre gli stessi: guerre, persecuzioni, violazioni dei diritti umani”.

COMMENTI DA EUROPA, DA NAPOLITANO E DAL PAPA

Tutto questo, mentre ieri l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa aveva giudicato “sbagliate o controproducenti” le misure prese in questi ultimi anni dall’Italia per gestire i flussi migratori, per cui quanto fatto sinora non ci avrebbe permesso di “gestire un flusso che è e resterà continuo”. Oggi, in compenso, è intervenuto il commissario Ue Johannes Hahn: “Le istituzioni Ue esprimono la loro tristezza per quanto avvenuto a Lampedusa. E’ una vera tragedia che ha coinvolto anche bambini. L’Ue deve vedere cosa fare per aiutare“.

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Sule tragedie dei migranti è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha scritto al direttore della fondazione Migrantes mons. Giancarlo Perego (anche se faceva riferimento ai morti di Ragusa dei giorni scorsi): “Il drammatico crescere di fenomeni di fuga da paesi in guerra e oppressivi ci obbliga ad affrontare specificamente con assai maggiore sensibilità i problemi di una politica dell’asilo” ha scritto Napolitano, evidenziando che l’Italia, già paese di emigrazione, “continua ad essere paese di destinazione e di transito di nuovi migranti e soprattutto di profughi che provengono dalle aree di crisi”. In seguito si è espresso anche sul naufragio di oggi: “Continuano a ripetersi vere e proprie stragi di innocenti”, invocando di nuovo l’aiuto dell’Europa e in generale della comunità internazionale.

Anche papa Francesco è intervenuto con durezza, durante un’udienza in Vaticano per i 50 anni dell’enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII: “Non posso non ricordare con grande dolore le numerose vittime dell’ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa. Mi viene subito la parola vergogna: è una vergogna. Parlando di pace e della crisi economica mondiale che è un sintomo grave della mancanza di rispetto per l’uomo voglio esprimere il grande dolore per le numerose vittime dell’ennesimo, tragico naufragio a largo di Lampedusa. Preghiamo per chi ha perso la vita, uomini, donne e bambini, e per le loro famiglie, per tutti i profughi. Uniamo gli sforzi perché solo con una decisa collaborazione di tutti si potranno prevenire”.

Gabriele Maestri

L'autore: Redazione

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