12° giornata di Serie A. Milan e Sampdoria in crisi profonda!

Pubblicato il 11 Novembre 2013 alle 12:20 Autore: Lorenzo Stella

Si conclude la 12° giornata di Serie A che ha fatto segnalare, oltre alla marcia trionfale della Juventus che si elegge anti-Roma, risultati importanti. Tra il nuovo stop dei giallorossi, il pareggio fra Chievo e Milan e la sconfitta della Sampdoria che condanna Rossi, gli argomenti da trattare sono molti. Il sabato di Serie A ha visto il ritorno alla vittoria del Catania che affossa, di rigore, l’Udinese sempre meno interessate e voglioso. Dall’altro anticipo, andato in scena a San Siro, ne è uscito trionfante l’Inter che passeggia sul Livorno e che festeggia il ritorno in campo di Zanetti al 37’ della ripresa. Dopo meno di duecento giorni dal grave infortunio, il quarantenne capitano nerazzurro subentra a Taider e si conferma come uno degli sportivi che meglio incarnano il volto pulito del calcio.

Passa la nottata ed arriva la domenica. Le prime squadre a scendere in campo sono il Genoa ed il Verona; due fra le compagini più in forma del campionato. Lo spettacolo, che sembrava essere assicurato, non si fa vivo e prevale il gioco, molto freddo ma efficace, del Genoa che, in meno di dieci minuti, chiude la partita sul finire del primo tempo con i gol di Portanova e Kucka. Altri tre punti utili a Gasperini per portare in alto i grifoni che, continuando così, potrebbero insidiare il Verona per la corsa al posto in Europa League.

Situazione tesa in casa del Bologna dopo la sconfitta, giunta all’ultimo minuto, contro l’Atalanta. Le formazioni si equivalgono e quando, finalmente, il risultato si sblocca, gol del nerazzurro Brivio, appena due minuti dopo gli emiliani pareggiano con Bianchi. Il pareggio potrebbe andare bene ad entrambe le squadre ma non a Livaja che, in pieno recupero, porta in vantaggio l’Atalanta e la catapulta fuori dalla zona bassa della classifica.

Immenso Javier Zanetti

Immenso Javier Zanetti

La sfida fra Torino e Cagliari è fra le più calde: entrambi gli allenatori sono in crisi di risultati ed i tre punti potrebbero donare ossigeno alle due formazioni. Il gioco delle due squadre viene frammentato dagli ottimi interventi di Padelli da un lato e dalla trappola del fuorigioco dall’altro ed anche lo spettatore meno informato capirebbe che i calci piazzati sono le uniche speranze per trovare la via del gol. Lo capisce meglio Conti del Cagliari che, prima, porta in vantaggio i sardi su punizione dal limite alla fine del primo tempo e dopo, quasi al termine della gara, si ripete costringendo Ventura a contare le otto giornate trascorse dall’ultima vittoria granata. Fra le due punizioni di Conti ci pensa Immobile a donare speranza ai tifosi piemontesi ma, alla fine, non può che arrendersi di fronte alla giornata magica del capitano dei rossoblù.

Il Milan è nell’occhio del ciclone fin dalla giornata di sabato a causa della decisione dell’avvicendamento ai vertici fra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Questi eventi potrebbero far bene ai giocatori che sentirebbero alleviato il peso dei media su di loro ma nemmeno questo basta per far tornare il Diavolo alla vittoria. Contro il Chievo, ultimo in classifica, i tifosi rossoneri si aspettano una vittoria scontata che non arriva. Il match è soporifero ed i portieri s’inventano soprammobili sino all’inizio della ripresa: durante tutto il primo tempo l’unico “coraggioso” ad andare al tiro è Poli, per il resto solo tanti errori. Anche durante la ripresa lo spettacolo non decolla ed il risultato rimane fisso sul punteggio ad occhiale a causa della voracità degli attaccanti che si divorano occasioni da gol a porta vuota. L’ultimo brivido lo regala Robinho che colpisce il palo e viene ringraziato da Puggioni. Noia e polemiche per questo Milan e Allegri è chiaro: “I ragazzi hanno fatto il possibile”. Questi ragazzi, evidentemente, non sono da Milan.

Altro pareggio meritato fra Parma e Lazio che, durante il primo tempo, si affidano alle giocate dei singoli per vivacizzare un po’ il gioco senza riuscire a sbloccarlo. L’esordiente in Serie A Keita è l’unico, nelle fila laziali, a dare spazio al gioco, altrimenti molto chiuso, di Petkovic mentre, dall’altra parte del campo, il Parma tenta il sorpasso con Marchionni, Obi e Palladino. La ripresa si apre ed è evidente che i due mister devono aver fatto sentire il proprio disappunto: le due squadre iniziano a giocare a calcio ed arrivano i gol. Dopo sei minuti è il solito Keita a portare in vantaggio la Lazio entrando in porta col pallone. Il Parma prende coraggio e reagisce: i tentativi di Cassano e Sansone sono le prime avvisaglie del gol che arriva grazie alla capocciata di Lucarelli su calcio d’angolo. Un pareggio che non comporta nessuno stravolgimento in classifica ma che concede un respiro prima della pausa.

Eusebio Di Francesco, grande ex giallorosso, ferma la Roma

Eusebio Di Francesco, grande ex giallorosso, beffa la Roma

Il risultato incredibile della giornata è il pareggio fra il Sassuolo e la Roma. I giallorossi del sergente Garcia partono in quarta senza dar troppo peso ai pericoli creati dall’attacco emiliano e passano in vantaggio grazie ad un autogol di Longhi che si dimostra incapace in fase di disimpegno. La Roma però non riesce a capitalizzare le occasioni per salpare verso un più tranquillizzante due a zero. Anche durante la ripresa il gioco della Roma non riesce a passare nonostante un Ljajic indiavolato e sempre al centro della manovra offensiva. La beffa è nell’aria e Floro Flores l’aveva anticipata quando, al 85’, costringe De Sanctis a dare il meglio di sé dopo una volata in solitaria propiziata dall’errore di Burdisso. A quindici secondi dal triplice fischio la beffa arriva per davvero: è il giocatore più in forma del Sassuolo, Berardi, ad insaccare da dieci metri. Per la prima volta gli emiliani si trovano al di fuori dalla zona retrocessione e la Roma si trova con un solo punto di vantaggio sulla Juventus.

Giuseppe Rossi sempre più leader della Fiorentina. Aspettando Gomez..

Giuseppe Rossi sempre più leader della Fiorentina. Aspettando Gomez..

Nonostante tutti fossero intenti a guardare il big match Juventus-Napoli, domenica sera erano di scena altre due squadre: Fiorentina e Sampdoria. I viola ci mettono appena venti minuti a stendere i blucerchiati e a condannare all’esonero Delio Rossi che, proprio al Franchi, era incappato nell’ultimo esonero in carriera. Al decimo del primo tempo Berardi strattona in area Aquilani, rigore calciato da Giuseppe Rossi che non perdona e porta in vantaggio i viola. I difensori liguri non reagiscono e dedicano troppe attenzioni alle fasce ed arriva, puntuale, l’inserimento centrale di Rossi che insacca nel sette e chiude la partita che regala ben poche emozioni. Nel finale c’è tempo per intravedere una reazioncina da parte dei sampdoriani: Gabbiadini segna la sua seconda rete in campionato ma è opinione comune che non riuscirà a salvare Delio Rossi da un esonero annunciato.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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