Studio Osservatorio Primarie PD: i giovani partecipano più delle altre fasce d’età, ma il trend è negativo

Pubblicato il 21 Novembre 2013 alle 17:30 Autore: Francesco Anania
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Studio Osservatorio Primarie PD: i giovani partecipano più delle altre fasce d’età, ma il trend è negativo

21/11/2013 – A poco più di due settimane dalle elezioni primarie dell’8 dicembre attraverso le quali il Partito Democratico selezionerà il nuovo segretario, sono stati pubblicati i dati di un nuovo studio (ripreso quest’oggi anche dal sito Repubblica.it) realizzato dall’Osservatorio “Questioni primarie”, un progetto del gruppo di ricerca Candidate & Leader Selection della Società Italiana di Scienza Politica. Se sette giorni fa il tema della pubblicazione era stato il confronto fra la partecipazione dei militanti ai vecchi partiti con quella dei “nativi PD”, questa settimana l’approfondimento riguarda la partecipazione dei giovani alle primarie PD.

Lo studio esamina alle tre esperienze finora vissute: le primarie “fondative” del PD del 2007 vinte da Walter Veltroni, quelle del 2009 vinte da Pierluigi Bersani e le primarie di coalizione del 2012 che selezionarono lo stesso Bersani come candidato premier. I risultati che emergono sono particolarmente interessanti: le primarie appaiono capaci di stimolare la partecipazione della fascia giovanile dell’elettorato, ma con il trascorrere degli anni l’effetto risulta in attenuazione. Se si guardano i dati, infatti, i giovani, ovvero la popolazione compresa tra i 18 e i 34 anni (tra i 16 e i 34 nel 2007 e nel 2009) hanno costituito rispettivamente il 30% degli elettori delle primarie nel 2007, il 24% nel 2009 e il 22% nel 2012: percentuali decisamente importanti, ma come si vede in calo. Quest’ultimo risultato emerge anche dai dati che confrontano la presenza di giovani fra le “matricole”, ovvero coloro che si sono recati per la prima volta ai seggi delle primarie, rispetto ai “veterani”: i giovani erano ben il 45% delle matricole nel 2009, ma scendono al 34% nel 2012.

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Ancora di maggiore interesse sono inoltre i dati riguardanti la scelta di voto dei votanti delle primarie alle elezioni politiche precedenti per fasce d’età. Si evidenzia infatti la capacità delle primarie di incentivare maggiormente la partecipazione politica dei giovani che alle politiche precedenti avevano scelto diastenersi: nel 2007 hanno fra i 18 e i 34 anni il 53% degli astenuti del 2006 recatisi ai seggi delle primarie, la percentuale si abbassa al 42% nel 2009 (ovviamente riferito alle politiche 2008) e al 32% nel 2012. Vi è una sovrarappresentazione di giovani, infine, anche fra gli elettori di altri partiti di sinistra alle precedenti politiche che votano alle primarie: il 35% nel 2007, il 31% nel 2009 e il 27% nel 2012.

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L'autore: Francesco Anania

Classe ‘84, si laurea in Politica e Istituzioni Comparate all’Università degli Studi di Milano. Successivamente consegue il Master in Fonti, Strumenti e Metodi per la Ricerca Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma e accumula esperienze in diversi ambiti, lavorando tra l’altro presso l’istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati e in Regione Lombardia. Ha pubblicato una raccolta di poesie ed è appassionato di politica, world music e calcio. Collabora con Termometro Politico dal 2013.
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