Sondaggi elettorali Tecné, la fiducia nel governo cresce di mezzo punto in un mese

Fratelli d’Italia ancora su, è al 30,2%
Prosegue il momento positivo del centrodestra a quasi tre anni dalle elezioni del 2022. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Tecné, per esempio, Fratelli d’Italia ha visto un aumento dello 0,2% nell’ultimo mese arrivando al 30,2%, un valore di un decimale superiore a quello della scorsa settimana. Nello stesso mese non si sono mossi Forza Italia, all’11%, e Lega, all’8,5%.
All’opposizione anche il Movimento 5 Stelle e il Pd sono in crescita, almeno se il confronto è con giugno, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1% e si posizionano all’11,9% e al 21,7%, quindi comunque al di sotto delle medie dei vari istituti.
Su, di un decimale, anche Verdi e Sinistra, al 6,2%, mentre arretrano le formazioni minori: Azione e +Europa hanno perso uno 0,1% in un mese, scendendo al 3,3% e all’1,7%, mentre Italia Viva due decimali, ora all’1,9%. Ancora più giù, dello 0,3%, gli altri partiti più piccoli, al 3,6%.
Sondaggi elettorali Tecné, il gradimento in Meloni sempre sopra il 46%
Come ogni altra volta i sondaggi elettorali di Tecné si occupano anche del gradimento degli italiani verso leader politici e governo. Anche qui ci sono notizie positive per la maggioranza: la fiducia verso l’esecutivo è salita di mezzo punto in in mese arrivando al 43%. In diminuzione gli scontenti, anche se rimangono di più, ma da molto tempo non scendevano al 50%, mentre gli indecisi, anch’essi in calo, ora sono al 7%.
A livello di singoli leader Giorgia Meloni rimane saldamente davanti, con un gradimento del 46,1%, lo 0,1% in più rispetto a giugno.
Segue, in ascesa di tre decimali, Tajani, al 39,5%, e sopra il 30% è anche Conte, al 30,6%. Ha superato Schlein, stabile, al 29,8%, che per un periodo, invece, era stata davanti. Dietro c’è poi Matteo Salvini al 27%, in aumento di due decimali, e poi, a distanza Carlo Calenda, al 19,8%, ma in crescita dello 0,3%.
Male Bonelli, al 16, in discesa di due decimali, mentre l’alleato Fratojanni, al 15,9% guadagna tre decimali. Ancora peggio Riccardo Magi, di +Europa, giù dello 0,3% al 15,5%, e Matteo Renzi, sempre ultimo, al 13,4% e in calo di due decimali.