Dal Blog: Contro l'(eccesso di) aria condizionata

Pubblicato il 3 Maggio 2012 alle 22:06 Autore: Alessandro Siro Campi
Dal Blog: Contro l'(eccesso di) aria condizionata

Sottoscrivo in pieno ciò che dice Metilparaben:

La primavera non ha fatto manco in tempo ad arrivare e nei supermercati già si gela.Non so voi, ma io l’aria condizionata l’ho sempre vista così: per stare freschi dentro casa propria si butta a manetta aria bollente addosso a tutti gli altri; il che, per carità, sarà pure legittimo, ma per come la vedo io non è il massimo della cortesia.Anzi, per quello che vale lo trovo un concetto decisamente menefreghista; che poi, detto per inciso, spesso e volentieri serve principalmente a cagarsi addosso dal freddo in ufficio, e magari doversi coprire, mentre fuori c’è un sole che spacca le pietre: così come in inverno i riscaldamenti a palla costringono la gente a mettersi seminuda quando fuori nevica.Certo, c’è la storia che senza la giusta temperatura non si riesce a lavorare come si deve: circostanza, questa, che ha senz’altro pregiudicato l’opera di gente come Michelangelo, Einstein, Pasteur, i quali disponendo di un impianto di raffreddamento adeguato avrebbero senz’altro fatto grandi cose, invece del poco e niente che hanno combinato.A latere, ma marginalmente, c’è la questione dell’inquinamento, per la quale tuttavia è senz’altro più comodo scagliarsi contro i cattivoni che bruciano il carbone piuttosto che dire due paroline a chi attraverso tale combustione si sollazza le ascelle tenendole al fresco.Io, nel mio studio, l’aria condizionata non ce l’ho. E a lavorare, vi dico la verità, mi pare di riuscirci. Quando fa caldo accosto le persiane, mi metto in maniche di camicia e -orrore- a volte sudo. Poi mi lavo, comunque, ché per fortuna l’acqua mi arriva dritta a casa dal rubinetto e dalla cipolla della doccia. Mi deodoro, anche. E, giuro, di solito non puzzo neanche un po’.Li metterò, i condizionatori, quando non potrò più farne a meno: cioè quando la temperatura di questa città, a causa dell’aria bollente pompata da tutti gli altri per potersi mettere un golfino invece di indossare una polo a maniche corte, sarà così alta da non poter sopravvivere.Anche se nessuno di loro, naturalmente, mi darà un contributo: né per avermi costretto a spendere soldi per l’impianto, né per aver sparpagliato un po’ di inquinamento nell’aria -che è anche la mia- per soddisfare l’insopprimibile smania di starsene al gelo.Pazienza.

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L'autore: Alessandro Siro Campi

Alessandro Siro Campi nasce nel 1975. Si laurea nel 2000 in Ingegneria Informatica e consegue il dottorato nel 2004. Dal 2005 è ricercatore presso il Politecnico di Milano dove si occupa di Web e di interrogazioni e mining dei dati. Il suo blog personale è Alesiro
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