A Bologna l’assemblea nazionale di Sinistradem: prove di scissione nel Pd?

Pubblicato il 3 Ottobre 2014 alle 16:58 Autore: Alessandro De Luca
PD, sinistra

Dopo la spaccatura di lunedì sera in direzione, la minoranza Pd si lecca le ferite e si riorganizza. L’occasione è quella della Festa dell’Unità di Borgo Panigale di domani, in cui i cuperliani si riuniranno nella prima assemblea nazionale dell’associazione “Sinistradem”.

CAMBIARE NELLA DIREZIONE GIUSTA – «Abbiamo scelto come titolo ‘Cambiare. Dalla parte giusta’ perché restiamo convinti che il cambiamento sia necessario e vitale, soprattutto per la sinistra, ma siamo altrettanto convinti che nessun cambiamento ha un segno neutro. Bisogna scegliere insieme la direzione giusta per fare tutti un passo avanti». Queste, le parole di Gianni Cuperlo, fondatore dell’associazione, che si pone come una prosecuzione ideale delle istanze già portate avanti dall’ex segretario della Sinistra giovanile nella campagna delle primarie.

«Sarà l’occasione per discutere i temi al centro dell’agenda politica e l’organizzazione territoriale dell’associazione» ha proseguito l’ex presidente del Pd, sottolineando che ci sono già state più di cento conferme di partecipazione.

VENDOLA LANCIA LA “COALIZIONE DEI DIRITTI DEL LAVORO” – Le tensioni tra maggioranza e minoranza del Pd hanno fatto nuovamente aleggiare lo spettro di una scissione in breve tempo. L’assemblea di domani è, dunque, una prova di divisione dei cuperliani dal partito di Renzi? Ancora è troppo presto per dirlo. Quello che è certo, però, è che, a sinistra del Pd, c’è chi ha lanciato una sponda alla minoranza democratica contro la deriva verso destra di Renzi.

In un’intervista al Manifesto, infatti, il leader di Sel Nichi Vendola invita la minoranza Pd a «costruire qualcosa di nuovo», lanciando la «coalizione dei diritti del lavoro, che abbia la capacità di rendere sempre più stretto il legame fra i diritti sociali e civili» e mettendo «a disposizione Sel come uno stru­mento, un lie­vito, un ter­reno di incon­tro». Non si tratta, ha proseguito il governatore della Puglia, di «assemblare le schegge sconfitte della sinistra», ma di sfruttare il dibattito sull’articolo 18 quale «linea di demar­ca­zione che riguarda iden­tità, orgo­glio e senso stesso della parola sini­stra». «Quando la sinistra diventa asociale  è meglio chiamarla destra», ha, poi, proseguito Vendola, che domani sarà alla manifestazione di piazza Sant’Apostoli, a Roma, insieme a Pippo Civati.

civati respinge invito di renzi non entro in segreteria

CIVATI: “LA LINEA DI RENZI ALLONTANA PEZZI DI PARTITO” – Proprio l’outsider delle scorse primarie, al termine di un seminario a Pisa, è intervenuto puntando il dito contro Renzi e la sua linea. «Non sono io a volere la scissione – ha affermato Civati – ma la condotta di Renzi», che «sembra guardare altrove piuttosto che al nostro campo». Citando, poi, il crollo dei tesserati, Civati ha ricordato che non è sua intenzione «dividere il Pd», sottolineando che è il governo che ha «scelto di fare sue le istanze politiche della destra».

ORFINI: “L’ENNESIMO PARTITINO È UN ERRORE» – Chi, invece, richiama i democratici all’unità è il presidente Matteo Orfini, che ha risposto alla proposta di Vendola dichiarando: «sarebbe un errore fare l’ennesimo partitino, che finirebbe per essere solo la somma di ceto politico».

Alessandro De Luca

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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