Pinotti e il volo di Stato, M5S presenta esposto in Procura

Pubblicato il 13 Novembre 2014 alle 18:12 Autore: Giacomo Salvini
ministro pinotti terrorismo

“Abbiamo appena denunciato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica il Ministro della Difesa Roberta Pinotti”. Esulta Alessandro Di Battista (alias “Diba”) sulla propria pagina facebook. La vicenda è poco nota, visto che pochi giornali se ne sono occupati. Perciò, urge un passo indietro.

Il volo di Stato

Il 5 settembre scorso, di ritorno dal vertice Nato di Newport in Galles, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha volato da Ciampino (Roma) a Sestri con un volo del 31°Stormo dell’aeronautica Militare. L’atterraggio è stato registrato per le 20:15 e poi il Falcon 50 sarebbe tornato immediatamente a Ciampino. Come sottolineano i deputati pentastellati Di Battista e Frisone nella loro denuncia alla Procura, “il Ministro Pinotti risiede proprio nel genovese”. Il portavoce del Ministro al Fatto ha risposto che la Pinotti “aveva prenotato il 2 settembre un volo di linea da Roma a Genova per il sabato 6 settembre alle 10 e 20 di mattina” ma nei giorni successivi “ha scoperto che c’era un volo addestrativo programmato dal 31esimo stormo” nella sera del 5 settembre e così ne avrebbe approfittato. “Il volo di addestramento ci sarebbe stato comunque” si è giustificato il portavoce del Ministro. Ergo: “abbiamo risparmiato tre biglietti, comprendendo i due agenti di scorta”.

La normativa

Come si legge nell’esposto alla magistratura contabile, il principale compito del 31° Stormo è quello di “assicurare il trasporto delle autorità dello Stato, trasporti sanitari d’urgenza di ammalati , voli per esigenze umanitarie”. Ma secondo l’articolo 3 del d.l 6 luglio 2011, sugli “Aerei Blu”, “ i voli di stato devono essere limitati al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte Costituzionale”. Tuttavia, una direttiva del Consiglio del Ministri del 23.09.2011 specifica che anche i componenti del Governo possano disporre di aerei di Stato purché “autorizzate dal Sottosegretario di Stato” e, soprattutto, con “comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”. Quali sarebbero state, quindi, le “urgenti esigenze di trasferimento”?

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L’esposto

In una nota “delle missioni assegnate al 306° Gruppo Ts” del 31° Stormo si legge che il Falcon 50 sarebbe anche decollato “successivamente all’atterraggio del volo IAM 9002 (cioè quello che riportava in Italia Renzi, Mogherini e Pinotti da Newport, ndr)”. Perciò, secondo Di Battista e Frisone, il piano del volo sarebbe stato “condizionato” dal Ministro e “la missione del volo sarebbe stata in realtà diversa, ossia quella di riportare semplicemente a casa” Pinotti. Il Movimento 5 Stelle aveva già presentato due interrogazioni parlamentari ma il Ministro della Difesa ha preferito non riferire sull’argomento. Perciò, gongola Di Battista su facebook, “abbiamo fatto il nostro dovere” perché “il Ministro non ha risposto. Non risponde alle domande dei giornalisti. Se ne frega. Arrogante!”. “Il problema- conclude- non sono i 3600 euro (costo del volo, ndr)” ma “il costante abuso di potere, il loro sentirsi invulnerabili, intoccabili, differenti da noi cittadini”.

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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